Milano

Trenord, aggredito a colpi di machete macchinista a Milano

Aggrediti a colpi di machete perché hanno chiesto un biglietto. E un capotreno ha subito una gravissima ferita al braccio: è stato sottoposto a un lungo intervento in ospedale nel tentativo di recuperare le funzionalità del braccio e le sue condizioni sarebbero in miglioramento. La prognosi di quella che il bollettino medico definisce tecnicamente una sudamputazione  verra' sciolta nei prossimi giorni. L'intervento chirurgico subito dal controllore 30enne si e' concluso alle 6.30 di stamattina.

Una vera scena dell'orrore quella sulla vettura Trenord alla fermata di Villapizzone, nel Milanese.  Un gruppo di sudamericani che non volevano mostrare il biglietto sul treno del passante ferroviario che da Rho porta a Rogoredo ha infatti reagito sfoderando la lunga lama e brandendola contro il capotreno, un uomo di circa 30 anni.  Il macchinista, che ha invece subito un trauma cranico, è ricoverato al Fatebenefratelli. All'aggressione avrebbe assistito una donna che è scappata subito dopo per lo spavento. Due sudamericani, in particolare, sono stati fermati e portati in questura a Milano per l'interrogatorio.

aggressione milano machete

(foto: Andrea Sparaciari da Twitter)
 
 

LE INDAGINI/ Le telecamere di sicurezza dovrebbero aver ripreso la brutale aggressione: i due sudamericani fermati sembrerebbero far parte di una gang di latinos ed uno dei due era già stato indagato in passatto per fatti analoghi. E i colleghi dei due feriti stanno pensando a forme di protesta e solidarietà: l'idea è quella di un corteo silenzioso verso la prefettura. Stanno lavorando sulle immagini riprese dalle varie telecamere a circuito chiuso presenti nelle stazioni gli agenti della Squadra Mobile che indagano sull'aggressione a colpi di machete. La Squadra Mobile ha anche fornito alcune sommarie informazioni sui due fermati: si tratta di due latinoamericani, maggiorenni, che sono stati rintracciati alcuni minuti dopo il fatto dalle volanti del commissariato Comasina. I due si trovavano sotto il ponte Martin Luther King, all'incrocio con via Ernesto Teodoro Moneta. Entrambi erano sporchi di sangue. Al momento nei confronti dei due non e' stata ancora formalizzata alcuna accusa. Il pm che si occupa del caso e' la dottoressa Lucia Minutella.

IL COMMENTO DELL’ASSESSORE: INTRODUCIAMO UOMINI ARMATI A BORDO

di Alessandro Sorte, assessore alle Infrastrutture e Trasporti di Regione Lombardia

Quello che è' successo a Milano e' vergognoso. Un macchinista e un capotreno sono stati aggrediti a colpi di machete da persone non ancora identificate. Il Capotreno, secondo il 118 che ha diffuso la notizia, rischia l'amputazione di un braccio ed è ricoverato all'ospedale Niguarda in gravi condizioni. Il macchinista, che ha invece subito un trauma cranico, è ricoverato al Fatebenefratelli. Secondo quanto ricostruito finora dalla Polfer, il capotreno avrebbe chiesto i biglietti ai pochi passeggeri pronti a salire a bordo, compreso un gruppetto di almeno tre sudamericani. Questi si sarebbero rifiutati di mostrare il titolo di viaggio e uno di loro ha estratto un machete da una borsa colpendo al braccio il controllore. Un ferroviere libero dal servizio è intervenuto in suo aiuto ma è stato colpito alla testa riportando un trauma cranico. Il fatto è avvenuto nella stazione di Villapizzone, alla periferia nord della città. Il capotreno rischia l'amputazione del braccio. Adesso Basta! mettiamo uomini armati e formati pronti anche a sparare sui Treni! Fermiamo la Violenza!

IL CODACONS: "EMERGENZA GANG"/ "Un episodio grave che dimostra come in Italia ci si trovi di fronte ad una vera e propria emergenza 'gang' ”. Così il Codacons, commenta l’aggressione ai danni di un capotreno ieri a Villapizzone. L'associazione denuncia che sono sempre più numerosi i casi di aggressioni messe in atto da gruppi di giovani e giovanissimi, stranieri come italiani, e per bocca del presidente Carlo Rienzi chiede "di dotare i treni italiani a maggiore rischio di agenti delle forze dell’ordine che svolgano attività di controllo anche in borghese e a campione, in modo da garantire l’incolumità di passeggeri e dipendenti, aumentare il livello di sicurezza e svolgere funzione deterrente contro atti di violenza come quello di ieri”.

I SINDACATI: "MOLTEPLICI RESPONSABILITA'"/"Nella serata di ieri 11 giugno, si è verificato l’ennesimo grave episodio di aggressione sui treni della Lombardia. I nostri colleghi Carlo e Riccardo, in servizio sul treno 20673, sono stati barbaramente aggrediti a colpi di macete da un gruppo di giovani che si sono rifiutati di esibire il biglietto alla fermata di Milano Villapizzone. Ai colleghi coinvolti ed alle loro famiglie va tutta la nostra solidarietà. Nei prossimi giorni troveremo il modo di rendere concreta questa solidarietà", affermano in una nota congiunta Filt-Cigl, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Fast, Ugl, Faisa e Ora. "L'episodio - proseguono i sindacati - è dei più crudeli ed agghiaccianti e tocca la coscienza di tutti, azienda Trenord ed Istituzioni in primis. Com'è possibile che in una città come Milano, a due passi dal quartiere Expo Fiera Milano, si possa andare in giro indisturbati con un macete in mano? Le responsabilità di ciò che è successo ieri sono molteplici. Le Imprese ferroviarie devono farsi carico della sicurezza del proprio personale e le Istituzioni locali devono garantire la sicurezza dei cittadini che utilizzano i treni e di coloro che lavorano negli ambienti ferroviari. Purtroppo, il personale front- line delle Imprese ferroviarie, quello degli addetti di stazione e delle pulizie dei treni ed i cittadini che utilizzano il servizio vivono quotidianamente una condizione ambientale di insicurezza e le campagne stampa o le azioni di prevenzione messe in campo da Trenord, Trenitalia ed organi di Polizia non sono sufficienti a risolvere il problema. Per questo motivo, chiediamo a Trenord ed alle associazioni pendolari di mettere in campo assieme a noi un'iniziativa forte nei confronti di Regione Lombardia e dell'associazione dei Comuni per affrontare seriamente il problema sicurezza attraverso un controllo più efficace del territorio e de lle stazioni. Oggi, 12 giugno come formale atto di protesta, abbiamo indetto uno sciopero di tutti i lavoratori di Trenord consistente in una fermata simbolica dei treni e dell'intero personale, nella prima stazione utile, dalle ore 12,00 alle ore 12,15.







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