Trenord, Piuri annuncia il piano. Terzi: "Trenitalia si prenda responsabilità"
Piuri: "Servizio degradato nel 2018 ma ridurremo carenze". L'assessore Terzi: "Su Trenord la Regione si è assunta le sue responsabilità, ora tocca a Trenitalia"
TRENORD, PIURI PROMETTE: "SERVIZIO DEGRADATO NEL 2018, MA RIDURREMO LE CARENZE"
Nei 10 mesi del 2018 il servizio offerto da Trenord si e' progressivamente "degradato": la puntualita' media registrata e' del 79% - era dell'84% nel 2017 - mentre il 5,1% delle corse subisce una soppressione totale o parziale contro il 2,5% registrato l'anno scorso. Questi i dati forniti nel corso dell'audizione, in commissione Territorio al Pirellone, del nuovo ad di Trenord, Marco Piuri, che ha descritto l'attuale situazione del servizio ferroviario in Lombardia e prospettato gli immediati e necessari interventi che saranno messi in atto durante l'inverno, a partire dal cambio orario del 9 dicembre, "per dare regolarita' e maggiore affidabilita' all'intero sistema". Sono diverse le cause di tale deterioramento elencate da Piuri. In primis l'infrastruttura che e' al limite della capacita' e pone alla circolazione vincoli permanenti - per esempio, i tratti a binario unico - e temporanei - per esempio, i lavori di potenziamento. A questo si aggiunge dallo scorso 14 settembre la chiusura del Ponte San Michele sull'Adda. Poi la flotta Trenord, che si compone di 397 treni. L'eta' media generale dei convogli - 20 anni - vede una netta demarcazione tra la flotta di proprieta' di Trenitalia, che ha un'eta' media di 32 anni, e quella di proprieta' di Fnm/Regione Lombardia, pari a 9 anni. Oggi il 65% delle soppressioni dovute a materiale rotabile e' causato dalla 'vecchiaia' dei convogli. Il terzo punto riguarda il personale: Trenord ha attivato un piano di assunzioni e formazione per rispondere alle esigenze di personale e superare un gap oggi esistente, dovuto al blocco turnover nel 2014-15, a un incremento delle assenze dovuto a inidoneita' temporanee, al naturale turn over, alla stringente normativa nazionale in materia di straordinari e gestione del personale. Il piano in corso permettera' di rimediare a tale carenza entro la fine del 2019.
TRENORD, L'ASSESSORE CLAUDIA TERZI: "LA REGIONE HA FATTO IL SUO, ORA TOCCA A TRENITALIA"
"Il nostro obiettivo è quello di tutelare i pendolari. E in questa fase emergenziale ognuno deve assumersi le proprie responsabilità", ha invece detto l'assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, intervenendo in V Commissione durante l'audizione dell'amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri. "Regione Lombardia - ha spiegato Claudia Maria Terzi - ha investito più di tutti, mentre la collaborazione di Trenitalia è sempre stata insufficiente e sono mancati gli investimenti sulla rete di Rfi. Per questi motivi, oggi ci troviamo in una situazione disastrosa evidente a tutti. Ciò nonostante ci abbiamo messo la faccia fin da subito e ci stiamo dando da fare per garantire un servizio ferroviario degno di questo nome". "Ricordo infatti - ha detto Claudia Maria Terzi - che Regione Lombardia ha investito 3 miliardi in Trenord (1,4 miliardi fino adesso e 1,6 per l'acquisto di nuovi treni), mentre Trenitalia ha messo solo 170 milioni di euro. Visti questi numeri, che parlano da soli, occorre fare le debite proporzioni anche in ordine alle responsabilità della situazione attuale". La direzione è quella di ripartire con l'obiettivo, immediato e nell'emergenza, "di tutelare i pendolari. Questo abbiamo chiesto a Trenord rispetto al piano emergenziale che abbiamo ricevuto ieri sera e che dobbiamo analizzare nel dettaglio".
Terzi poi ha richiamato l'assunzione di responsabilità della Giunta e del presidente Fontana che, all'inizio del suo mandato, aveva chiesto scusa rispetto ad una situazione ereditata. "Ci siamo assunti una responsabilità non solo politica - ha aggiunto Terzi - ma anche amministrativa intervenendo a gamba tesa sull'organizzazione della società e modificandola in maniera significativa. Non è stato semplice, anche per il fatto che Trenord non è della Regione Lombardia, ma al 50% di FNM e al 50% di Trenitalia che, dunque, è parte integrante del sistema ferroviario regionale". Claudia Maria Terzi ha anche ricordato come fino a qualche fino a qualche mese fa "c'erano Governi di centrosinistra che avevano nominato amministratore delegato di Fs Renato Mazzoncini". "E' stato lui - ha continuato - a dire che Trenord si sarebbe potuta scordare anche un solo treno aggiuntivo se la maggioranza della società stessa non fosse finita nelle sue mani. Per cinque anni c'è stato un Governo che non ha investito in Lombardia, nè per acquistare i treni né per migliorare la rete". Da qui l'invito affinchè ognuno si assuma la responsabilità di contribuire a far funzionare un sistema ora inadeguato. Terzi ha evidenziato che "Il piano di cui ha parlato l'amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, è di emergenza, e viaggia parallelamente agli interventi strutturali che la Regione ha già messo in atto con l'acquisto di 161 nuovi treni". "Sarebbe quindi il caso - ha aggiunto l'assessore - che anche Rfi, che risponde direttamente al ministro dei Trasporti, metta in campo con altrettanta tempestività azioni per migliorare l'efficienza della rete. Sarebbe altrettanto opportuno che i consiglieri che hanno un contatto diretto con il ministro Toninelli gli facciano presente che, se proprio bisogna dare un ordine di priorità agli interventi di Rfi, la Lombardia - che produce buona parte del Pil di Rfi - sia messa in cima alla lista".
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