Milano
Trenord, il documento: “Ci sentiamo insicuri”. Datato 2013. Il caso
di Fabio Massa
Aggredito a colpi di machete. L’ennesima aggressione. Ed esplode l’allarme sicurezza sui treni di Trenord. O meglio, riesplode. Perché secondo quanto può riferire Affaritaliani.it in base a un documento interno protocollato in data 26 settembre 2013, l’allerta era già stata lanciata anni fa. I controllori e i macchinisti sono a rischio. A dirlo, in una lettera con protocollo 0269/FF/cg indirizzata all’allora ad Luigi Legnani, e al presidente Vincenzo Soprano, è la segreteria regionale lombarda della FIT Cisl. Adesso Roberto Maroni invoca addirittura l'uso delle armi ("Voglio qualcosa che impedisca questi episodi, se necessario sparare si spari", spiega). Ma la denuncia è di tre anni fa.
“Negli ultimi mesi abbiamo registrato una escalation di aggressioni e violenze ai danni dei lavoratori di Trenord che non può essere più sopportata e nemmeno tollerata - scrive il sindacato - Ai problemi del lavoro si è aggiunto quello degli attacchi indiscriminati e ingiustificati a persone che hanno, agli occhi di balordi e violenti che sono progatonisti di ignobili atti, la colpa di indossare la divisa di Trenord e di fare gli interessi dell’azienda”.
E ancora: “E’ emersa l’insorgenza tra i lavoratori di un crescente e deleterio clima di disagio dovuto a questi fatti: le lavoratrici e i lavoratori di Trenord sono esasperati e non si sentono più sicuri e sereni sul proprio posto di lavoro! Per quanto ci riguarda riteniamo che Trenord debba varare, in tempi brevissimi, tutte le misure organizzative e le azioni tese a azzerare i rischi derivanti dall’esercizio dell’attività lavorativa. In caso contrario non si potranno escludere responsabilità dirette dell’evento lesivo essendo il datore di lavoro garante dell’incolumità fisica e psicofisica dei lavoratori”.
Insomma, i segnali di allarme c’erano. Eppure, secondo quanto risulta ad Affaritaliani.it, la direzione intrapresa è stata un’altra. Anni fa, infatti, sulle carrozze, giorno e notte, era presente un servizio di vigilanza. Oggi questa vigilanza esiste, ma solo di giorno. E con l’aumento delle corse in notturna verso Expo, si moltiplicano le occasioni di aggredire i dipendenti Trenord.
I DATI TRENORD: "NEL 2015 SECURITY RADDOPPIATA RISPETTO AL 2014"/ Dall’inizio del 2015 Trenord impiega ogni giorno, sui treni e nelle stazioni, 63 operatori di security, il doppio rispetto al 2014. Così illustra una nota dell'azienda. Dallo scorso mese di aprile l’azienda ha attivato uno speciale progetto di monitoraggio che ha permesso, grazie alla partecipazione attiva di tutto il personale di bordo, di individuare i treni e i luoghi dove frequentemente si registrano minacce, violenze verbali, presenza di indigenti, atti vandalici, viaggiatori intemperanti, aggressioni al personale ed evasione dei titoli viaggio. A seguito di ciò è stato approntato un “Progetto Security” che viene rimodulato di settimana in settimana e che per il 2015 richiederà un investimento complessivo pari a circa 5 milioni di euro, in aggiunta agli oltre 8milioni di euro che l’azienda spende per il ripristino delle carrozze vandalizzate. Nei primi cinque mesi del 2015 sono state 44 le aggressioni al personale di Trenord: in 18 casi si è trattato di aggressioni fisiche, in altri 26 di violente minacce verbali.
@FabioAMassa