Milano
Trenord, non solo machete. Siringa a bordo. La foto e la lettera
di Fabio Massa
Non c’è solo la gang che taglia via un braccio a colpi di machete a un macchinista, sui treni di Trenord. Non ci sono solo i piccoli e grandi disservizi (sui quali bisognerà aprire una nuova finestra informativa, specie sulla situazione delle manutenzioni). Non c’è solo la paura da parte dei lavoratori. C’è anche la paura dei viaggiatori. Che scrivono ad Affaritaliani.it per segnalare situazioni a volte davvero incredibili. In questo caso A. C. manda ad Affaritaliani.it una foto che ricorda tanto i terribili anni ’80 e i tempi dei drogati di eroina: una siringa posta in fondo al secondo piano della vettura, sui poggiapiedi. “Era il treno delle 6.04 della linea S6 che parte da Magenta e arriva a Milano, sulla tratta Novara-Treviglio - racconta - A bordo tutta gente che va al lavoro presto. Pendolari. Si presumerebbe che la vettura sia pulita, messa in ordine. A leggere certe polemiche su Atm e la scabbia, anche sanificata, come avviene nella metropoli. E invece capita di trovarsi una siringa, probabilmente di qualche drogato”. Il pensiero corre subito ai bambini di oggi, che non avendo vissuto l’emergenza eroina, potrebbero tendere una mano, incuriositi, e magari pungersi. “Tra machete e siringhe qui la situazione è diventata insostenibile”, conclude A.C. E ora, all’azienda l’ardua risposta: come si esce da questa spirale? E la politica, segnatamente quella dell’assessore Alessandro Sorte, che sta facendo?
@FabioAMassa