Milano

Trenta milioni da Regione Lombardia per il nuovo Campus del Politecnico di Milano

Il contributo di Regione per la realizzazione di aule nel nuovo campus a Bovisa-Milano

Trenta milioni da Regione Lombardia per il nuovo Campus del Politecnico di Milano


Uno stanziamento fino a 30 milioni di euro per finanziare la progettazione e la realizzazione degli interventi necessari alla realizzazione di edifici all'interno dei quali saranno realizzate aule nel nuovo campus del Politecnico a Bovisa-Milano per un costo complessivo di 68 milioni. Lo prevede  la convenzione tra Regione Lombardia e Politecnico, approvata dalla Giunta su proposta dell'assessore all'Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi.

Fermi: "Progetto importante e concreto"

 “Un progetto importante e concreto - commenta Fermi - che mette al centro le attività di didattica, ricerca e sviluppo della nostra università, con il fine di incrementare le possibilità di studio dei nostri ragazzi. Il Politecnico di Milano è una istituzione universitaria di primaria importanza nel contesto europeo  ed intende ampliare i suoi insediamenti universitari nell’ambito Bovisa – Goccia, avviando un processo di rigenerazione urbana dell’intero quartiere, realizzando un parco scientifico/polo dell’innovazione, oltre all’ampliamento degli spazi del Campus con aree dedicate a servizi per gli studenti e la cittadinanza. In questo progetto complessivo, la convenzione che abbiamo approvato ieri riguarda la realizzazione di tre edifici da adibirsi ad aule per l’attività didattica”.

“Regione Lombardia e Politecnico guardano al futuro insieme"

Il progetto complessivo dell’area prevede la realizzazione di due edifici destinati a Scuole civiche, il nuovo Campus universitario, il grande parco urbano ribattezzato 'Foresta Urbana', nuovi servizi per la cittadinanza e le imprese, oltre alla valorizzazione del trasporto intermodale, attraverso il miglioramento delle connessioni con le stazioni di Bovisa e Villapizzone. “Regione Lombardia e Politecnico guardano al futuro insieme – conclude Fermi – tenendo sempre al centro del loro interesse gli studenti”.
 








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