Milano

Tribunale, ancora coltelli e pistole ai metal detector

A un anno e mezzo dalla strage compiuta da Giardiello, ancora in tanti cercano di entrare in Tribunale con coltelli o pistole

Ha cercato di entrare nel Tribunale di Milano con un coltello da cucina dalla lama lunga 20 centimetri. Tra carte, computer e giornali, un medico teneva nella valigietta l'arma bianca, che è stata rilevata dai metal detector e dai raggi X. Subito arrivati sul posto i carabinieri, ai quali il professionista ha detto di tenere il coltello con sé per difesa personale. E' stato denunciato. Ma dai racconti degli addetti alla sicurezza emerge che sia piuttosto frequente fermare persone che ancora dopo la strage compiuta da Claudio Giardiello nell'aprile 2015 cercano di introdursi nelle aule con coltelli, forbici, spray urticanti. Addirittura, poche settimane fa un notaio ha varcato la soglia del palazzo di giustizia attraverso l'ingresso riservato all'archivio notarile con la propria pistola, poi, per scrupolo, ha chiesto ai vigilantes se poteva effettivamente farlo, "autodenunciandosi" dopo aver passato i controlli.







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