Milano

Tribunale Brevetti a Milano, nuove tensioni M5S-Lega

Tribunale unificato dei Brevetti a Milano, il sottosegretario M5S Di Stefano tiepido: "Analisi degli interessi complessivi". E fa arrabbiare Grimoldi (Lega)

Tribunale Brevetti a Milano, nuove tensioni M5S-Lega

Tribunale unificato dei Brevetti a Milano, la partita appare di nuovo in sospeso  e causa nuove frizioni sull'asse Cinque Stelle-Lega. Ieri a Roma, interpellato dal deputato Pd Massimo Ungaro, il sottosegretario pentastellato Manlio Di Stefano ha spiegato che l'esecutivo continua a seguire la partita legata al post Brexit con la massima adesione. Ma che  "l’eventuale decisione di candidare Milano ad ospitare la sezione della divisione centrale del Tub, attualmente prevista a Londra, sarà presa dal Governo, in consultazione con l’autorità locale e gli stakeholder, una volta che saranno sciolti i nodi essenziali per la stessa entrata in funzione e operatività del Tub".

Parole che non sono sembrate particolarmente incoraggianti a Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda e vicepresidente della Commissioni Esteri della Camera. Cui non sono piaciuti anche i passaggi relativi ad una “analisi degli interessi complessivi dell’Italia nel contesto del  sistema brevettuale unitario europeo e dei costi a carico dello Stato ospitante". "Milano – ha spiegato l'esponente del Carroccio – avrebbe una sede già pronta per ospitare il tribunale in uno spazio da 850 metri quadrati già disponibile in via San Barnaba ed è la città giusta, a livello europeo, per affiancare Berlino e Parigi che ospitano le attuali altri due sedi. L’assegnazione del Tribunale dei Brevetti porterebbe centinaia di milioni l’anno di indotto e rafforzerebbe ulteriormente l’immagine di Milano in Europa, risarcendoci parzialmente della beffa della mancata assegnazione dell’Agenzia Europea del Farmaco. Il tempo delle consultazioni e delle analisi è finito, il Governo deve sostenere Milano in questa partita non appena Londra farà chiarezza sulla Brexit".







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