Milano

Tribunale Brevetti UE, enti e imprese: "Conte proponga Milano con forza"

L'appello affinché Milano diventi Milano la sede della Divisione Centrale del Tribunale Europeo Unificato dei Brevetti

Tribunale Brevetti UE, enti e imprese: "Conte proponga Milano con forza"

Il governo proponga "con convinzione" la città di Milano come sede per ospitare la Divisione Centrale del Tribunale Europeo Unificato dei Brevetti. E' quanto chiedono i rappresentanti degli enti e delle associazioni di imprese di Milano e della Lombardia in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e firmata dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dal sindaco di Milano, Giuseppe Sala, dal presidente della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, Carlo Sangalli, da quello di Assolombarda, Alessandro Spada, e da Diana Bracco, presidente del custer tecnologico nazionale Alisei. "Guardiamo con estremo interesse -scrivono i cinque firmatari- alle evoluzioni relative alla possibile presentazione delle candidature per ospitare la Divisione Centrale del Tribunale Europeo Unificato dei brevetti, originariamente assegnato a Londra, dopo le recentissime decisioni del Regno Unito. Dal momento che l'Italia è uno dei Paesi membri con il maggior numero di brevetti registrati, appare conseguente che la Divisione Centrale del Tribunale Europeo Unificato dei brevetti venga ospitata nel nostro Paese e che il governo proponga con convinzione la città di Milano quale sede più adatta". Milano, scrivono, "è una delle città europee più innovative: delle 4.456 richieste di brevetto presentate dall'Italia presso lo European Patent Office 2019, il 21% provengono da qui, 940, e si arriva al 34%, 1.493, considerando la Lombardia, la quale ha registrato un tasso di crescita del 20% rispetto al 2014, risultato che supera quello della Baviera".

Elementi chiave di Milano, scrivono i massimi rappresentanti di Regione Lombardia, Comune di Milano, Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi, Assolombarda e Alisei, "sono la forte vocazione produttiva e l'attrattività rispetto all'imprese estere e alle grandi realtà. A Milano, infatti, hanno sede 4.700 multinazionali estere, ben un terzo di quelle presenti in Italia, che occupano 501.000 dipendenti e generano 236 miliardi di fatturato. Queste sono integrate con un dinamico e diversificato tessuto imprenditoriale locale di piccole, medie e grandi imprese, 100 delle quali vantano un fatturato superiore al miliardo di euro, rispetto alle 88 con sede a monaco di Baviera a e alle circa 25 con sede a Barcellona", si sottolinea nella lettera. "In quanto rappresentanti del mondo delle imprese e della ricerca, uniti all'istituzioni del territorio, siamo qui a chiederle, con riferimento al Trattato sulla questione della sede decentrata di Londra, che, come più Alto rappresentante del governo, possa formalizzare promuovere la candidatura della città di Milano nelle sedi di negoziazione europea e in particolare presso i membri del trattato Tub, al fine di ottenere questo obiettivo, più che mai strategico per il rilancio del nostro territorio e del Paese", concludono.

Anche Salvini in pressing su Conte: "Milano merita questo riconoscimento internazionale"

"Milano sede della Divisione Centrale del Tribunale Europeo Unificato dei Brevetti: ci credo, esattamente come le realta' produttive e del territorio che lo chiedono a gran voce e che hanno scritto al presidente del Consiglio. Parliamo di una delle citta' piu' innovative al mondo: merita un riconoscimento internazionale come questo. Faro' di tutto affinche' il governo accolga la proposta e si spenda per concretizzarla". Lo dice il leader della Lega Matteo Salvini.

Fidanza: "Si candida anche Torino, rischiamo di perdere questo treno"

L'europarlamentare milanese di Fratelli d'Italia Carlo Fidanza teme l'affiancamento di Torino e la sconfitta di entrambe le candidature: “La data per l’indicazione della candidatura italiana per il Tribunale Unitario dei Brevetti europei (TUB) si avvicina e il governo Conte rischia di farci perdere definitivamente questo treno. Già in epoca gialloverde il M5S aveva impedito di indicare chiaramente Milano come sede italiana del TUB. Ora trovano sempre maggiori conferme le voci che vogliono come probabile una candidatura di Torino, guidata dal sindaco pentastellato Chiara Appendino, nell’ambito di chissà quale accordo segreto tra i partiti di maggioranza a vantaggio del M5S. Qualcuno vocifera di una possibile salomonica doppia candidatura di Milano e Torino, il che condurrebbe a una molto probabile sconfitta davanti a candidature agguerrite come quelle di Amsterdam, Parigi e Monaco.  Insomma, sull’altare della spartizione partitocratica tra Pd e M5S verrebbe sacrificata la candidatura di Milano che per numeri e vocazione sarebbe di gran lunga quella più competitiva. Milano è la città in cui si registra il maggior numero di brevetti italiani, ha un tessuto industriale competitivo anche nel settore della farmaceutica e delle biotecnologie a cui sarà dedicata la sezione del TUB da assegnare, ha avviato il progetto Mind con lo Human Technopole nell’area ex Expo e ha già un’ampia sede pronta a ospitare la Corte. E mentre il governo ignora la richiesta pressante delle categorie a favore di Milano, e il Consiglio Comunale di Torino si schiera a sostegno della città, Sala e il centrosinistra al governo di Milano tacciono vergognosamente in ossequio agli equilibri di governo. Una vergogna.”







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