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Tribunale europeo dei brevetti: per Milano nessuna certezza

Tribunale europeo dei brevetti: per Milano nessuna certezza

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio è “soddisfatto” della decisione di ridistribuire le sedi del Tribunale europeo dei brevetti. Ma non c’è alcuna certezza che uno dei prestigiosi uffici venga affidato a Milano. “Il Comitato preparatorio — si legge nel comunicato della Farnesina — ha confermato la volontà degli Stati partecipanti di assicurare l’entrata in vigore del Tub non appena sarà completato l’iter delle ratifiche — manca ancora la firma della Germania, ndr — e auspicabilmente già agli inizi del 2021. Per consentirlo, ha approvato una provvisoria ridistribuzione di competenze della sede di Londra fra le sedi esistenti di Parigi e Monaco di Baviera, a condizione tuttavia che si tratti di una soluzione di breve periodo, in attesa che l’Accordo entri in vigore e che l’Italia possa avviare, d’intesa con gli altri Stati firmatari, la procedura di modifica dell’Accordo per includervi Milano quale terza sede della divisione centrale Tribunale”. In pratica il via libera alla ridistribuzione di competenze riguarda Parigi e Monaco, “a condizione che si tratti di una soluzione di breve periodo”. Ma lo schema finale del Tribunale, che prevede tre sedi, ha confermato Parigi e Monaco, mentre Milano deve affrontare parecchie turbolenze. Infatti Parigi punta a rilevare anche i temi finora seguiti dalla sede londinese, cioè farmaceutica e biotecnologie. Mentre Amsterdam resta in campo. La partita è rimandata all’anno prossimo.

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