Milano
Tribunale, il processo per il fallimento Giardiello resta a Milano
Continuera' a essere celebrato davanti alla seconda sezione penale di Milano il processo, riguardante reati in materia fallimentare, a carico di Claudio Giardiello, indagato per la sparatoria avvenuta nell'ufficio giudiziario del capoluogo lombardo il 9 aprile scorso, in cui vennero uccisi il magistrato Fernando Ciampi, l'avvocato Lorenzo Claris Appiani e Giorgio Erba, coimputato di Giardiello. Lo ha deciso la quinta sezione penale della Cassazione, che ha rigettato il ricorso della difesa di Giardiello con cui si chiedeva la rimessione del processo in altra sede giudiziaria, lamentando una "mancanza di serenita' nell'ordinario andamento del processo". La Suprema Corte ha infatti rilevato "l'impossibilita' di configurare l'esistenza del requisito delle 'gravi situazioni locali'" richiesto dalla norma sulla rimessione dei procedimenti, poiche' "e' proprio l'estensione del clamore mediatico a livello nazionale ad impedire di ricondurre la pretesa sussistenza del condizionamento ad una 'situazione locale'". Non bastano "semplici dubbi o illazioni", osservano i giudici di piazza Cavour, a giustificare il trasferimento del processo in altra sede, cosi' come "non assume rilievo" la "particolare condizione psicologica" di Giardiello. Infine, il fatto che 3 giudici della seconda sezione penale abbiano deciso di astenersi da tale procedimento "dimostra - conclude la Corte - come ad eventuali situazioni obbiettive, che risultino realmente idonee a fuorviare la correttezza e la serenita' del giudizio puo' farsi comunque fronte nella sede giudiziaria precostituita per legge attraverso l'istituto dell'astensione".