Milano

Triennale Milano: un nuovo volto per il teatro del Palazzo dell'arte

Casali Valentina

Triennale Milano Teatro: presentata la nuova veste dell’edificio restaurato grazie a UBI Banca, Regione Lombardia e FederlegnoArredo

Presentata la nuova veste del Triennale Milano Teatro, rinnovato grazie al contributo di Regione Lombardia, UBI Banca, Fondazione UBI Banca Popolare Commercio e Industria e il supporto di FederlegnoArredo. Nel nuovo edificio risuoneranno i legni della Foresta dei violini, recuperati a seguito della Tempesta Vaia dello scorso anno.

Il Teatro, nato come parte integrante del progetto del Palazzo dell'Arte e realizzato nel 1933 dall'architetto Giovanni Muzio, è da sempre un edificio multidisciplinare in grado di ospitare le attività collaterali alle grandi Esposizioni Internazionali di Triennale. La progettazione dell’edificio riflette una visione moderna che anticipa la tendenza di costruire centri culturali polifunzionali dove trovano spazio le diverse discipline artistiche.

“Il progetto di restauro si inserisce in una più ampia riflessione sugli spazi del Palazzo dell’Arte con l’intento di valorizzarli ulteriormente e riportare l’impianto architettonico all’idea originaria di Giovanni Muzio, non tanto da un punto di vista strettamente filologico, ma recuperandone la filosofia progettuale e le caratteristiche di straordinaria versatilità, flessibilità e modularità dell’edificio”, ha fatto sapere ad Affaritaliani.it il Presidente di Triennale Milano Stefano Boeri. “Quella affidata al teatro è una parte importante dell’attività di Triennale, che sa coniugare i diversi linguaggi della sperimentazione per diventare vita quotidiana. Elemento centrale dei lavori di rinnovo va all’uso del legno, un legno speciale che viene dalla Val di Fiemme, recuperato dagli abeti rossi stroncati dalla Tempesta Vaia. Un progetto, dunque, che ha al suo interno anche un discorso etico e di attenzione alla questione ambientale”.

“Abbiamo dedicato gli anni piu recenti al software del teatro”, ha raccontato ad Affaritaliani.it Severino Salvemini, Presidente Triennale Milano Teatro, “lavorando molto sulla programmazione per distinguerlo all’interno della scena teatrale milanese. Una programmazione di avanguardia, giovane e internazionale così da aggiungere un modulo importante al panorama artistico di questa città che sta cambiando”. “Oggi”, ha proseguito Salvemini, “lavoriamo sulla parte di hardware, con un progetto ancora in corso d’opera che ci consente di poter ammirare un teatro rinato per la città di Milano”. È grazie alle partnership se questo accade: “Quando parliamo di partnership pubblico-private c’è sempre scetticismo su quanto effettivamente la parte privata possa condizionare lo svolgimento delle attività. Il rapporto con UBI Banca è, invece, per noi ideale. UBI è una banca attenta alla cultura e il rapporto è quello di partnership assoluta che non prevede condizionamenti rispetto alla linea editoriale del teatro”.

Triennale Milano Teatro: il sostegno di UBI Banca alla cultura nel commento di Letizia Moratti ad Affaritaliani

“L’importanza che UBI Banca dà al tema della cultura come elemento strategico per la crescita civile, sociale ed economica del paese è il carattere distintivo di questa iniziativa”, ha detto il Presidente di UBI Banca Letizia Moratti ai microfoni di Affaritaliani.it. “La ristrutturazione del teatro dell’arte all’interno della Triennale è un progetto unico, come unica è la Triennale, un’istituzione con radici antiche ma che guarda al futuro e lo fa con linguaggi diversi e con particolare attenzione ai giovani”. Sono tanti, dunque, i motivi che portano la banca a sostenere questa iniziativa: “Per UBI essere partner di questi progetti all’interno delle città in cui la presenza è forte, come Milano, è un imperativo. Tante sono, infatti, le iniziative di sostegno alla cultura nella città di Milano”. “Unico, per finire, è anche l’odore che si respira qui”, ha concluso Moratti, “grazie ai legni della Val di Fiemme che trovano qui una nuova collocazione, una nuova vita”.

La vicinanza a progetti culturali e a tutela del patrimonio artistico è parte integrante dell'azione di UBI Banca. A tal fine il Gruppo sostiene con continuità numerose iniziative principalmente attraverso erogazioni liberali e sponsorizzazioni. Si inserisce in tale contesto l’impegno al fianco di Triennale Milano Teatro, con una partnership che proseguirà per i prossimi quattro anni. Tra i diversi impegni della banca in ambito culturale, c’è il supporto alla Fondazione Teatro alla Scala, di cui UBI è socio fondatore e di cui sostiene le attività dell’Accademia. Da oltre dieci anni l’istituto è inoltre al fianco del FAI-Fondo Ambiente Italiano, di cui è diventato recentemente sponsor delle Giornate FAI d’Autunno. La banca affianca poi il Teatro Olimpico di Roma e il Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa per la stagione dedicata ai più giovani, alle famiglie e alle scuole, ed è sponsor del Teatro Fraschini di Pavia e di Lingotto Musica a Torino con un progetto che coinvolge le scuole primarie sul tema della sostenibilità ambientale.

Diverse le iniziative culturali e artistiche come la Milanesiana, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo, il Festival di Musica Sacra di Pavia, il Musicultura Festival di Macerata, il Rossini Opera Festival di Pesaro e il Festival di Ravello. Per finire, la collezione artistica di UBI Banca comprende affreschi e sculture, dipinti del Rinascimento bresciano e Bergamasco, del Seicento e del Settecento lombardo, romano e napoletano, oltre a carte e tele delle diverse scuole e movimenti dell’Ottocento. La sezione più cospicua della collezione comprende opere del XX-XXI secolo che documentano l’evoluzione dell’arte italiana e internazionale, da Umberto Boccioni a Alighiero Boetti, da Anish Kapoor a Yan Pei Ming, da Rudolf Stingel a Wolfgang Tillmans e Olafur Eliasson.

Tra i partner dell’iniziativa anche Fondazione UBI Banca Popolare Commercio & Industria onlus, nata “per contribuire a progetti con valenza sociale e culturale”, come ha sottolineato ad Affaritaliani.it il Presidente Livio Strazzera: “La nostra è una mugnificenza assoluta senza pretese di intervenire sulla programmazione. L’intervento fatto sul teatro è importante per gli effetti che produrrà sulla scena teatrale milanese e per tutti coloro che ne fruiranno. Il nostro impegno a sostegno del teatro continuerà. Dopo l’erogazione una tantum proseguiremo con alter 4 donazioni di carattere annuale fino al 2022”.

Triennale Milano Teatro: grazie a FederlegnoArredo gli abeti rossi delle foreste abbattute dalla Tempesta Vaia risuonano nelle boiserie del teatro

“L’idea di utilizzare i legni delle foreste abbattute è nata proprio qui in Triennale, dalla mostra di Mancuso sulle piante”, ha dichiarato ad Affaritaliani.it Stefano Bordone, Vice Presidente Vicario FederlegnoArredo. “Era il 28 ottobre 2018 quando la tempesta buttò a terra 12 milioni di metri cubi di legname, 8.5 nei nostri territori, equivalenti a 5 anni della produzione italiana di legname. I danni economici per Trentino, Friuli e Lombardia sono stati molto importanti e hanno messo a rischio le comunità montane di quelle zone. Il fatto che il legno della foresta dei violini possa oggi risuonare di nuovo in questo teatro è per noi segno di come si deve reagire a queste disgrazie e un segnale che la cultura può essere un collante della società”.

Triennale Milano Teatro: “Quando Triennale chiama, regione Lombardia risponde”, il commento di Stefano Bruno Galli, Assessore all'Autonomia e Cultura Regione Lombardia, ad Affaritaliani

“È importante restituire lo spirito di fondo di questo luogo, uno spazio di socialità di cui questa regione ha bisogno”, ha detto ad Affaritaliani.it l’Assessore Galli. “Entrando nel teatro restaurato si sente l’odore del legno e vedere che la comunità di Fiemme ha contribuito con la foresta dei violini alle boiserie mi riempie di orgoglio perché sono trentino di origine”. “Stiamo pensando di intervenire con un ulteriore sostegno all’allargamento della Triennale perché riteniamo che sia un'istituzione all’avanguardia e meritevole”.

Triennale Milano Teatro: una programmazione, siglata Umberto Angelini, all’insegna dell’internazionalità e rivolta ai giovani

Triennale Milano Teatro, con la direzione artistica di Umberto Angelini, vanta una programmazione internazionale innovativa e multidisciplinare, proponendo progetti nel campo del teatro, della performance, della musica e della danza in dialogo con le arti visive, il design, l’architettura, la fotografia e l’urbanistica. “Questo è il primo teatro nel quale ho lavorato vent’anni fa”, ha commentato il direttore artistico Angelini ai microfoni di Affaritaliani.it. “Rivederlo all’antico splendore e nella sua unicità è bellissimo. In questi anni abbiamo avuto la fortuna di avere un partner come UBI dalla spiccata intelligenza culturale e che ci permette di lavorare su temi come la sostenibilità e il sociale”. Quanto alla programmazione, “avrà una dimensione internazionale e sperimentale, come sempre”, ha proseguito Angelini, “ma anche pop. Saremo il primo teatro in Italia ad avere sottotitolazione in doppia lingua a tutti gli spettacoli. Questo per incentivare il carattere internazionale degli spettacoli e degli spettatori, ma anche per incontrare le esigenze dei non udenti”.

Triennale Milano Teatro: i lavori di restauro

I lavori sul Teatro nascono dall’esigenza di rendere lo spazio più attrattivo, accogliente e confortevole per gli spettatori, ma anche più funzionale e rispondente alle diverse necessità tecniche.

La direzione artistica del progetto è stata affidata a Luca Cipelletti con la direzione lavori di Matteo Vercelloni. Lucio Visintini di Concrete Acoustics ha lavorato sull’acustica del teatro apportando interventi correttivi al clima sonoro della sala, per migliorare il rapporto tra performer e audience. Cinzia Ferrara, studio Ferrara Palladino lightscape, ha realizzato il progetto dell’illuminazione rifacendosi al progetto originario di Giovanni Muzio.

Un importante intervento, che caratterizza il Teatro, ha riguardato le boiserie fornite dalla Magnifica Comunità di Fiemme. Il legno di abete rosso utilizzato è stato recuperato dai boschi colpiti dalla Tempesta Vaia nell’ottobre 2018. Tale legno, proveniente dalla cosiddetta "foresta dei violini", è caratterizzato da una particolare capacità di risonanza, che lo rende materia prima ideale per la costruzione delle casse armoniche dei violini. Nel solco della sua tradizione millenaria, il legname proviene da una gestione delle foreste riconosciuta e certificata secondo i più rigidi criteri internazionali di sostenibilità ambientale, sociale ed economica.

Ulteriori interventi riguardano le 500 nuove poltrone, realizzate da Poltrona Frau, destinate a Platea, Galleria e Balconata, e la sostituzione delle balaustre.

Dopo questa prima fase, i lavori giungeranno a un totale completamento nell'arco dei prossimi anni.







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