Milano

Trivulzio, due operatori chiedono danni. Don Gnocchi: licenziamento e sanzioni

Nuove nubi sui due istituti coinvolti nell'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Coronavirus

Trivulzio, due dipendenti chiedono danni. Don Gnocchi: licenziamento e sanzioni

Nuove nubi su Pio Albergo Trivulzio e Don Gnocchi, i due istituti coinvolti nell'inchiesta sulla gestione dell'emergenza Coronavirus ed i decessi tra i residenti.

Al Pat sono arrivate le prime lettere di richiesta di risarcimento dei danni, in sede civile, da parte dei lavoratori che si sono contagiati. Un operatore socio-sanitario e un "asa", un ausiliario socio-assistenziale,  hanno inviato all'azienda una contestazione della responsabilita' datoriale per "comportamenti imperiti e negligenti (...) in violazione dell'obbligazione di sicurezza del lavoratore sul luogo di lavoro". Lettere a cui la direzione del Pat ha gia' risposto, ritenendo di aprire la pratica nei confronti di entrambi e demandandola a una compagnia assicurativa. I due dipendenti contestano la "mancata fornitura e consegna dei dispositivi di protezione individuali", ma anche l'ordine di "non indossare mascherine di protezione e redarguizione da parte del personale direttivo nel caso gli operatori sanitari indossassero in autonomia mascherine portate da casa a tutela della salute degli ospiti e proprio". E ancora si parla di "mancato isolamento degli ospiti con sintomatologia compatibile con il virus" e di assenza di "protocolli (...) in riferimento ai degenti che presentavano patologie compatibili con i sintomi del virus".

All'istituto Palazzolo Fondazione Don Gnocchi fa discutere invece la notizia del licenziamento di uno degli operatori assunti dalla cooperativa Ampast che fecero scattare la denuncia. Altri dipendenti avrebbero invece ricevuto lettere di sanzione disciplinare con cui si preannuncia loro il trasferimento in altre sedi. Si tratta degli operatori gia' stati sospesi lo scorso 20 aprile per avere "leso l'immagine" della cooperativa, nonche' della Fondazione.








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