Milano

Nessuna truffa ai danni di Montezemolo: sfuma il maxi risarcimento da 50 milioni

Luca Cordero di Montezemolo ed il figlio Matteo si sono visti archiviare a Londra la richiesta di risarcimento da 50 milioni nei confronti del broker Migani: "Frode mai esistita, solo perdite da Covid”

Nessuna truffa ai danni di Montezemolo: sfuma il maxi risarcimento da 50 milioni

La battaglia legale avviata da Luca Cordero di Montezemolo e dal figlio Matteo contro il broker Daniele Migani si chiude con un verdetto favorevole a quest’ultimo. L’Alta Corte di Londra ha infatti respinto integralmente la richiesta di risarcimento da 50 milioni di euro presentata dai Montezemolo, che avevano denunciato di essere stati “vittime di una frode” a causa di investimenti andati male. Secondo i giudici britannici, invece, non vi è stata alcuna truffa: i capitali persi sarebbero stati danneggiati esclusivamente dalla crisi finanziaria innescata dalla pandemia.

La sentenza: "Le perdite dovute al crollo dei mercati post Covid"

La causa era stata avviata nel dicembre 2020 e si è conclusa dopo quasi quattro anni e oltre 300 pagine di sentenza. Al centro del contenzioso, il fondo Skew Base – attraverso cui vennero effettuati gli investimenti – e le operazioni gestite dal gruppo Xy, fondato da Migani, e da Federico Faleschini, titolare di Logic Holding. Secondo il giudice, il fondo era “di portata considerevole, legittimo e gestito in modo professionale” e non vi è traccia di uno schema Ponzi o di mancanze nella comunicazione dei rischi. Prima del crollo dei mercati dovuto al Covid, si legge nella sentenza, “gli investitori stavano ottenendo rendimenti significativi” e con ogni probabilità “avrebbero continuato a beneficiarne”.

In aggiunta, il tribunale ha condannato Montezemolo padre e figlio e il family office londinese G.I. Globinvestment Ltd. al pagamento delle fatture insolute relative ai servizi ricevuti dal gruppo Xy. “La sentenza dell’Alta Corte conferma in modo inequivocabile la correttezza e la professionalità con cui io, le mie società e il gruppo Xy abbiamo operato”, ha commentato Migani. “Il giudice ha chiarito che le perdite erano dovute esclusivamente agli effetti della pandemia”.

Migani uscito indenne anche da un'altra inchiesta per presunti raggiri ad investitori vip

Il nome di Migani era emerso anche in un’inchiesta aperta dalla Procura di Milano, che aveva portato al sequestro di 18 milioni di euro nel novembre scorso per presunti raggiri ad altri investitori vip. Tra questi, anche la cantante Caterina Caselli e il designer Giorgetto Giugiaro. Ma il 6 dicembre il Tribunale del Riesame ha annullato il sequestro, accogliendo le richieste della difesa, rappresentata dagli avvocati Alessandro Pistochini e Raimondo Maggiore.

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