Milano
Truffa sui farmaci a Regione, il gruppo San Donato patteggia 22 milioni
Truffa a Regione Lombardia su farmaci e protesi, il gruppo San Donato punta a patteggiare un risarcimento di 22 milioni
Truffa sui farmaci a Regione, il gruppo San Donato patteggia 22 milioni
Puntano a patteggiare una pena pecuniaria di 200mila euro ciascuno piu' un risarcimento in solido di 22 milioni, che si sommano ai 10 gia' sequestrati e versati, gli ospedali del gruppo San Donato coinvolti nell'inchiesta milanese sulle truffe dei farmaci ai danni della Regione Lombardia. Nell'udienza che si e' tenuta oggi davanti al gip Giulio Fanales a fare istanza di patteggiamento con il parere positivo del pm Paolo Storari, sono stati il San Raffaele Spa, il San Donato, il Galeazzi, gli Istituti ospedalieri Bresciani e gli Istituti ospedalieri Bergamaschi. Il pm, nelle sue conclusioni, ha chiesto il rinvio a giudizio per 8 indagati, tra cui l'ex responsabile dell'ufficio acquisti Massimo Stefanato, l'ex ad del San Raffaele, Nicola Bedin, e per il responsabile farmaceutico del gruppo, Mario Cavallazzi; inoltre anche per Novartis e Bayer. Alle accuse si sono aggiunte delle "contestazioni suppletive" di associazione per delinquere e di truffa relativamente al ramo dell'inchiesta sulle protesi cardiache, che ha visto di recente un maxi-sequestro di 34 milioni.
Sempre dall'accusa e' stato chiesto il non luogo a procedere per altri ospedali del gruppo, Villa Aprica a Como, e gli istituti clinici di Pavia e Vigevano, perche' i vantaggi patrimoniali sarebbero stati minimi. L'ipotesi investigativa, sia nel caso dei farmaci, sia nel caso delle protesi era quella di aver truffato la Regione con il meccansimo delle note di credito: il gruppo otteneva sconti dai produttori di protesi, ma senza comunicarli alla Regione, da cui riceveva i rimborsi, operando in convenzione. In questo modo l'Ente rimborsava cifre 'gonfiate' al Gruppo. In questo modo, inoltre, il gruppo alterava l'andamento dei prezzi medi del mercato e di conseguenza influenzava le determinazioni della Regione. L'udienza dedicata alla discussione delle difese davanti riprende il 10 febbraio. Quanto alle contestazioni suppletive fatte dal pm nel corso delle sue conclusioni davanti al gip, queste non riguardano tutti e 8 gli imputati; ne e' escluso infatti Nicola Bedin, al quale non e' nemmeno contestata la truffa sulle protesi.