"Tu mi devi aiutare": nordafricano sfrattato minaccia sindaco del Bresciano
“L’aggressione e le minacce al sindaco di Calcinato, Marika Legati, devono trovare la più netta e corale condanna, oltre alla solidarietà di tutto il mondo politico; quello che è successo, purtroppo, può accadere a qualsiasi amministratore bresciano, indipendentemente dalle appartenenze di partito.” Così ha sostenuto il vice capogruppo della Lega Nord al Pirellone, Fabio Rolfi in merito a quanto accaduto nel Comune del Bresciano, dove il primo cittadino Marika Legati è stata aggredita da un 40enne di origini marocchine, sfrattato un anno fa per morosità dopo essere stato seguito dai servizi sociali per una quindicina d'anni. "Tu mi devi aiutare", ha urlato l'uomo alla donna, minacciandola faccia a faccia di colpirla con le mani.
“I Comuni – prosegue l’esponente del Carroccio – sono il terminale della Pubblica Amministrazione, il punto di riferimento del territorio per le problematiche sociali, anche quelle che sfuggono alla competenza diretta di un sindaco. Purtroppo i costanti tagli ai trasferimenti per gli Enti locali, ad opera del Governo nazionale, non fanno altro che aumentare l’impotenza di chi amministra rispetto alle esigenze delle nostre comunità, che la crisi ha certamente amplificato. Il caso di Calcinato non è il primo e temo non sarà l’ultimo, soprattutto se consideriamo che l’immigrazione che stiamo subendo in questi anni alimenterà nel tempo le esigenze sociali a carico dei municipi, complicando una situazione già difficile. Il Governo Renzi dovrebbe prendere atto che i Comuni non possono essere usati alla stregua di un bancomat, o come livello amministrativo sul quale scaricare i problemi che non si riesce a gestire; in questo senso un esempio su tutti è quello della collocazione degli aspiranti profughi. Agire così – chiosa Rolfi – significa diventare la causa diretta del problema.”