Milano

Tub, Fontana: "Milano candidata? Merito di nostro pressing"

Il Governo candida Milano come sede per il tribunale europeo dei brevetti, Buffagni (M5S): "Vincono l'Italia ed il buon senso"

Tub, Fontana: "Milano candidata? Merito di nostro pressing"

"Se il Governo si è mosso in questa direzione, consentitemi di sottolinearlo, è anche e soprattutto per la presa di posizione che nei giorni scorsi ha assunto la Regione Lombardia sollecitando l’Esecutivo, dopo un periodo di preoccupante silenzio”: così il governatore lombardo Attilio Fontana commenta la decisione del Governo italiano di candidare Milano come nuova sede del Tribunale europeo dei brevetti. "Grazie al nostro pressing e al contributo di tutti gli altri attori interessati alla vicenda, abbiamo raggiunto il risultato auspicato"

L'ufficializzazione è giunta nella serata di ieri, con Torino che diventa ora sede principale per l’Istituto Italiano per l’Intelligenza Artificiale (I3A).

Buffagni (M5S): "Vincono l'Italia ed il buon senso"

Tra i primi a commentare la notizia, il viceministro M5S Stefano Buffagni, per molti il “regista"dell’operazione: «Vince l’Italia ed il buon senso. Milano e Torino sono due città straordinarie che il Governo ha  deciso di valorizzare puntando sui loro punti di forza. Felice di aver contribuito  a  questo  risultato».  

Ha commentato anche il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: "Sono molto contento della candidatura di Milano a Tribunale europeo dei brevetti, perche' mi sono impegnato personalmente in questo senso. Il Ministero della Giustizia ha avuto in questi mesi interlocuzioni informali con Regione Lombardia e Comune di Milano per individuare la sede che potrebbe essere messa a disposizione. Il Ministero dovra' infatti fornire il personale e stabilire, fra l'altro, le regole di utilizzo della struttura prescelta. Milano ha tutte le carte in regola per raggiungere questo ambizioso obiettivo".

"Finalmente Palazzo Chigi, con colpevole ritardo, ha sciolto la riserva e ha candidato ufficialmente Milano come sede del Tribunale Unificato dei Brevetti", commenta con una nota Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. "Adesso occorre lavorare con determinazione e coraggio a supporto del capoluogo lombardo per portare a casa questo importante risultato per l'Italia e per il futuro dell'Unione europea. Non facciamoci sfuggire questa grande occasione".

"Il Governo ha scelto di proporre Milano come sede del Tribunale Unificato dei Brevetti. Come Pd ci abbiamo lavorato in questo periodo. La strada sara' lunga, ma il primo importante passo e' stato fatto. Avanti con tutte le istituzioni milanesi e lombarde!" Cosi' il senatore milanese Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato. Mirabelli, insieme al senatore PD Alfieri, nei giorni scorsi aveva presentato un'interrogazione a sostegno della candidatura di Milano.

Silvia Roggiani, segretaria del Pd Milano Milano Metropolitana, commenta: "Quella di candidare Milano come sede del tribunale unificato dei brevetti è un'ottima notizia che arriva dal Governo. Un primo passo per cui, come Partito Democratico, abbiamo lavorato molto. Una grande opportunità per l'Italia, che gioca la sua carta migliore per vincere, e per una città che, da sola, registra il 21% di tutti i brevetti italiani, con la Lombardia prima regione italiana per richieste.  Questa candidatura è un riconoscimento al volto internazionale di Milano che, soprattutto in questa fase, non vuole rinunciare ad essere capofila nella sfida europea per l'innovazione e la ricerca, né tanto meno a mettersi in gioco per vincere una sfida davvero importante per il nostro Paese".

"Il Governo ha deciso di candidare Milano per ospitare la sede del Tribunale europeo dei brevetti. Milano, che da sola registra il 24% di tutti i brevetti italiani e che e' sede del 70% dei contenziosi giudiziari a livello nazionale in materia di brevetti era la candidata naturale. Questa scelta rafforza tutto il Paese nella dura competizione che si aprira' con le altre citta' europee". Lo afferma il capogruppo del Partito Democratico al Comune di Milano Filippo Barberis.

Il commento di Carlo Sangalli, presidente di Camera di commercio e Confcommercio Milano, sulla candidatura di Milano al Tribunale Unificato dei Brevetti: "La candidatura di Milano a ospitare una delle due sezioni del Tribunale Unificato dei Brevetti europei è una decisione del governo richiesta e attesa da tempo dal mondo delle imprese. Arriva a pochi giorni dalla riunione del comitato tecnico di Bruxelles dalla quale partirà l'iter per decidere dove collocare la sede, prevista inizialmente a Londra. Avere una sezione centrale a Milano del Tub è un'evidente opportunità per le imprese direttamente interessate alla presentazione dei brevetti del settore chimico-farmaceutico e metallurgia. Ma lo è anche per l'indotto indiretto che, secondo stime prudenziali, dovrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni all’anno, esclusa la creazione di nuovi posti di lavoro. Nello stesso tempo appare molto interessante la decisione di individuare Torino come sede principale per l'Istituto Italiano per l'Intelligenza Artificiale, con la possibilità di consolidare un'alleanza strategica con Milano a beneficio di tutto il nostro Paese. Ci auguriamo che queste iniziative siano portate avanti col metodo efficace e concreto dello spirito di squadra tra istituzioni che si è rivelato vincente per Expo 2015 e le Olimpiadi invernali 2026".

“Apprendiamo con grande soddisfazione della scelta del Governo di candidare Milano a ospitare il Tribunale Unificato dei Brevetti e di affidare a Torino il Centro Nazionale per l’Intelligenza Artificiale. L’unica decisione possibile: se l’Italia vuole davvero provare a vincere questa importante partita, non poteva che travalicare gli interessi dei singoli territori a vantaggio del Paese. Parliamo di due città di riferimento per l’industria italiana che sono certo dimostreranno, anche in questa occasione, di saper fare sistema per il successo e lo sviluppo di entrambe le realtà” ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda. “Appare evidente come Milano rappresenti, infatti, la sede più naturale per ospitare questa istituzione – ha proseguito Spada –. Non solo per numero di brevetti: delle 4.456 richieste presentate dall’Italia presso lo European Patent Office nel 2019, il 21% (940) provengono da qui e si arriva al 34% (1.493) guardando solo la Lombardia, la quale ha registrato un tasso di crescita del +20% dal 2014, un risultato che supera quello della Baviera. Ma anche per ricettività, collegamenti e presenza di multinazionali. A Milano hanno sede 4.700 multinazionali estere, ben un terzo di quelle presenti in Italia, che occupano 501mila persone e generano 236 miliardi di fatturato. Oltre alla solida vocazione di Milano proprio nell’ambito delle Life Sciences, nell’incrocio tra industria della salute, università, poli ospedalieri, ricerca”.“In questa logica – ha concluso Spada -, insieme con le altre associazioni di impresa, le istituzioni e gli altri attori del territorio, abbiamo scritto nelle scorse settimane a Conte affinché l’Italia giocasse la carta Milano. Vincere questa partita va a vantaggio dell’intero Paese: uno straordinario impulso per tutti a innovare”. “Ora abbiamo il dovere di lavorare insieme come una squadra: tifiamo Milano, tifiamo l’Italia”.

"Bene la decisione del Governo di candidare Milano come sede del Tribunale Unificato dei Brevetti. La scelta non è un solo un successo per Milano, ma un’occasione per il Paese. La scelta di Milano rende più solida la candidatura italiana: Milano è la realtà nazionale più attiva nel settore, nel decennio 2008-2018 ha depositato oltre 6.500 domande di brevetto, nel 2018 è stata la prima per deposito, e nel solo 2019 ha depositato oltre 900 domande, il 21% di quelle nazionali. Questo è solo il primo passo di un percorso serrato. Ora al lavoro, con lo stesso metodo di collaborazione tra istituzioni e tra schieramenti di colori diversi che ha portato alla candidatura". Così in una nota la deputata del PD Lia Quartapelle.

Che cosa succede adesso

Cosa succederà ora? I tempi per la scelta potrebbero essere lunghi. Attualmente le sezioni di Parigi e Monaco di Baviera svolgono funzioni vicarie rispetto alla originale sede unica londinese, dismessa dopo la Brexit. Il Comitato preparatorio  si riunirà il 10 settembre e proporrà una tripartizione delle funzioni, proprio tra Parigi, Monaco e una terza città da individuare. Ma la fase transitoria potrebbe durare anche anni e altre candidature saranno messe sul tavolo.








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