Milano
Turchia, Salvini nella querelle tra Fiano e Piccardo: "Fuori gli estremisti"

Emanuele Fiano denuncia i post pro-Erdogan di Davide Piccardo del Caim. Che replica. Ora interviene anche Salvini...
Botta e risposta su Facebook fra il deputato Pd Emanuele Fiano e Davide Piccardo, del Caim, sulle polemiche dopo le affermazioni del coordinatore delle Associazioni islamiche di Milano sul golpe in Turchia. "Quello che sta succedendo in Turchia - ha scritto Fiano - è quello che succede da sempre nella storia delle dittature. L'abuso della libertà, il calpestamento della Democrazia, il giuramento di fede assoluta in un'ideologia, questa volta islamica, l'oppressione della dissidenza con violenza crescente. Questo è quello che pensiamo tutti in Europa. Questo qui sotto invece è quello che pensano a Milano, Davide Piccardo del Caim, Hamza Davide Piccardo dell'Ucoii e i Giovani Musulmani d'Italia. Per me questo spregio della libertà di pensiero e di vita per migliaia di Turchi è inaccettabile e lo condanno senza sconti, non approvo un golpe, ma chi approva quello che succede in Turchia sta dalla parte della violenza e della dittatura". Seguiva un grab di alcuni post su facebook da parte di Davide Piccardo e del padre Hamza, nettamente schierati a favore di Erdogan con frasi quali "La Turchia torna a essere una grande nazione musulmana di fatto e di diritto", comparsa sulla pagina del genitore del coordinatore del Caim. Davide Piccardo scriveva invece: "Viene raccontato come un sultano e un dittatore, ma si tratta di un leader che ha subito un colpo di Stato, che governa da 14 anni, eletto democraticamente, con un grande consenso popolare".
Ieri sera è arrivata la replica di Piccardo: "Rispondo ad Emanuele Fiano che oggi usa nei miei confronti un grosso grado di mistificazione cercando di rappresentarmi come un antidemocratico quasi violento e al contempo si erge a paladino della democrazia e dei diritti umani. Vorrei fargli notare che mi sono espresso nelle fasi concitate del golpe a difesa delle istituzioni democratiche turche mentre i carri armati sparavano sul parlamento, le televisioni venivano oscurate e le centrali della polizia bombardate con gli F16. In ogni commento ho preso le difese delle istituzioni democratiche turche, così come hanno fatto tutte le forze parlamentari turche, anche quelle di opposizione. Durante il golpe e fino ad oggi non avevo letto invece una posizione di ferma condanna del golpe da parte di Fiano, forse era distratto da altro. Su cosa è successo poi ho sospeso il giudizio per varie ragioni; fermo restando la convinzione sul fatto che i diritti umani sono tali proprio perché non sono a fasi alterne, ritengo, viste le bufale diffusa da molti media durante e dopo il golpe, vedi abolizione della pedofilia e obbligo di velo su tutte, di non disporre di informazioni abbastanza affidabili per giudicare. Oggi l'ordine democratico in Turchia è ancora a rischio di destabilizzazione ed è quindi normale che le istituzioni provvedano, sempre rispettando le leggi, a perseguire coloro che hanno progetti eversivi. Ovviamente non approverò mai che qualcuno venga perseguito solo per le proprie posizioni politiche ma appunto la difesa dell'ordine democratico è l'unica garanzia che questo in futuro non avvenga. Mi piacerebbe molto avere un confronto pubblico con Fiano sulla democrazia, così potrebbe dirmi cosa ne pensa della democrazia israeliana, l'unica in Medio Oriente secondo lui, vorrei ci dicesse cosa ne pensa delle esecuzioni extragiudiziarie, delle colonie illegali, delle demolizioni delle case dei palestinesi, delle migliaia di detenzioni amministrative senza bisogno di nessuna prova, degli 800 minori palestinesi incarcerati, della detenzione di più della metà dei parlamentari palestinesi e di tante belle cose per cui fino ad ora non si è strappato le vesti ma che lo portano invece a promuovere Israele come campione di democrazia. Fiano che è responsabile sicurezza del Pd, cosa ne pensa delle espulsioni senza processo operate da Alfano? In ogni caso sarebbe più opportuno che al posto di pensare a me, chiedesse conto a Renzi dell'atteggiamento da tenere verso la Turchia, Renzi cosa dice?"
SALVINI: "ESTREMISTI DA ESPELLERE... E INVECE SIEDONO IN CONSIGLIO" - Nella querelle è entrato ora anche Matteo Salvini, il segretario della Lega presente a Milano al presidio organizzato dal Carroccio davanti al consolato turco: "Certi estremisti islamici dovrebbero essere espulsi da Milano e dall'Italia, purtroppo qualcuno temo sia arrivato fino in Consiglio comunale. È un motivo in più per non concedere meno di mezzo metro quadro di spazio per una moschea a Milano. Un Paese serio con un ministro dell'Interno serio espelle chiunque sostenga l'estremismo islamico".