Milano
Uccise il marito con otto coltellate. Rinviata a giudizio Lucia Finetti

Finetti: "Non ricordo nulla, se l'ho fatto era per legittima difesa"
Uccise il marito con otto coltellate. Rinviata a giudizio Lucia Finetti
E' stata rinviata a giudizio davanti alla Corte d'Assise milanese, con l'accusa di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, Lucia Finetti, la 51enne che il 12 giugno dello scorso anno ha ucciso con otto coltellate il marito, Roberto Iannello, 55 anni, dopo una lite in auto nel quartiere Baggio, a Milano. Lo ha deciso il gup del capoluogo lombardo Fabrizio Filice accogliendo la richiesta del pm Francesca Gentilini, titolare dell'inchiesta condotta dai carabinieri.
Finetti: "Non ricordo nulla, se l'ho fatto era per legittima difesa"
"Non ricordo nulla, ero sotto choc. Non ho fatto nulla, ma se l'ho fatto è stato per legittima difesa, perché lui era furioso per questioni di soldi", aveva provato a difendersi la donna, casalinga e che dava anche lezioni on line di cartomanzia, durante l'interrogatorio davanti al gip dopo l'arresto, difesa dall'avvocato Luca Spizzico. La difesa ha puntato anche in udienza preliminare a far cadere l'aggravante della premeditazione e sulla riqualificazione del fatto in eccesso colposo in legittima difesa. Oggi il giudice ha deciso di mandare a processo la donna, presente in aula e ancora in carcere, per omicidio volontario aggravato (contestata anche l'aggravante di aver ucciso il coniuge).
Il processo inizierà il prossimo 12 luglio
Nel processo sono parti civili il padre della vittima, assistito dall'avvocato Marco Sciacqua, e la cugina, rappresentata dal legale Niccolo' Sterlicchio. Il processo inizierà il prossimo 12 luglio. Finetti aveva messo a verbale di aver incontrato quel giorno il marito, da cui si stava separando, per "l'ultima lezione di guida". Lei, anche se aveva preso la patente, non guidava piu' da tempo e lui la stava aiutando a riacquistare dimestichezza con la macchina.