Milano
Uccise il vicino dopo una lite: attrice trans a processo a Milano
E' iniziato il processo che vede imputato Tommaso Libero Riva, l'attrice transessuale che nel luglio scorso aveva ucciso il vicino di casa
Uccise il vicino dopo una lite: attrice trans a processo a Milano
E' iniziato questa mattina il processo che vede imputato Tommaso Libero Riva, l'attrice transessuale che nel luglio scorso aveva ucciso il vicino di casa, Giuseppe Villa, con una coltellata al braccio dopo una lite in un condominio di Milano. La 46enne era nota con il nome d'arte di Bianca Dolce Miele e stava compiendo il suo percorso transizione; era stata anche protagonista del film "La casa dell'amore" di Luca Ferri, presentato a fine febbraio alla Berlinale 2020, ambientato proprio a casa sua.
Questa mattina Riva si e' presentata davanti alla prima corte d'Assise di Milano (giudice Ilio Mannucci Pacini). In udienza sono stati ascoltati i testimoni convocati dal pm Maurizio Ascione, mentre il 9 novembre alle 10 si passera' alle audizioni dei testi di parte civile. Riva era stata presa poche ore dopo il delitto, e a San Vittore, davanti alla gip Lorenza Pasquinelli, si era giustificata dicendo: ""Non avevo l'intenzione di uccidere. E' stato un incidente", mostrandosi collaborativa e ammettendo i fatti. Quella di luglio - aveva raccontato - era pero' solo l'ultima delle controversie nel condominio di Quarto Oggiaro: gli altri inquilini, infatti, le rimproveravano spesso di causare trambusto nel palazzo a causa della vita che conduceva (avrebbe parlato di "appuntamenti" e "massaggi"). Quella notte la vittima aveva battuto alcuni colpi al piano sottostante, forse, per intimare il silenzio; la risposta di Riva era stata di salire, portando con se' il coltello: tra i due vicini - secondo il suo racconto - ci sarebbe stata prima una colluttazione, quindi la ferita al braccio della vittima, che si e' rivelata fatale. Il 68enne soffriva di una patologia cardiaca e la perdita di sangue ne aveva causato la morte un'ora dopo in ospedale. Sull'attrice, difesa dall'avvocato Ursula Lionetti, grava l'accusa di omicidio volontario non premeditato, ma aggravato dai futili motivi.