Milano

Uccise ladro in gioielleria a Rodano: archiviato il caso di Rodolfo Corazzo

Archiviata la posizione di Rodolfo Corazzo, gioiellere di Rodano che il 24 novembre 2015 sparò e uccise un ladro

Nei giorni del dibattito sull'episodio di Castelletto Lodigiano, dove il ristoratore 67enne Mario Cattaneo ha sorpreso tre ladri che si stavano introducendo nella sua osteria facendo fuoco e uccidendo un uomo, si chiude con un'archiviazione, come richiesto dalla Procura di Milano, l'indagine che vedeva indagato per eccesso colposo in legittima difesa Rodolfo Corazzo, il gioielliere che la sera del 24 novembre 2015 a Rodano, nel Milanese, ammazzo' a colpi di pistola un rapinatore albanese entrato nella sua villetta con due complici.

Il gip Donatella Banci Buonamici ha accolto la tesi della pm Grazia Colacicco la quale, al termine degli accertamenti, aveva concluso che si tratto' di legittima difesa. Dopo aver parcheggiato la moto nel garage della sua casa, Corazzo venne assalito da tre banditi con il volto coperto da passamontagna. Venne picchiato e trascinato in casa dove c'erano moglie e figlia. I tre, dopo essere saliti nelle camere da letto e aver preso dei soldi, trovarono in un'altra stanza dei gioielli che il commerciante aveva negato di possedere. A quel punto si accanirono, minacciando di uccidere tutta la famiglia. Durante la rapina la figlia di 10 anni venne minacciata e portata all'ultimo piano da uno dei malviventi per cercare i gioielli. Due ore di panico al termine delle quali l'orefice, che aveva regolare porto d'armi, reagi' sparando un colpo in aria per spaventare i malviventi. I banditi scapparono ma risposero subito al fuoco con due pistole appena rubate. In tutto vennero esplosi 10 colpi, tre sparati dal gioielliere e sette dai banditi.

Valentin Frrokaj, giovane albanese ergastolano e latitante, rimase ucciso. Le indagini condotte dai carabinieri, ritennero "compatibile" la versione fornita dall'uomo con i fatti accertati concludendo che si tratto' di legittima difesa

"Ho parlato con lui al telefono, gli ho fatto i complimenti, era felicissimo. Ho parlato anche con il suo avvocato. Siamo lieti. La nostra posizione rimane in linea con la nostra legge regionale". Questo il commento di Roberto Maroni alla notizia dell'archiviazione disposta dal Gip.







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