Milano

Ucciso in bici nel Milanese, compagna mente dell'esecuzione. Il gip: "Schiava della cupidigia"

Secondo il gip di Busto Arsizio, sarebbe proprio Adilma Pereira Carneiro ad aver pianificato e orchestrato l'esecuzione del compagno Fabio Ravasio, investitito da un'auto in bicicletta il 9 agosto

Ucciso in bici nel Milanese: compagna a capo dell'esecuzione

La tragica morte di Fabio Ravasio, investito da un'auto il 9 agosto a Parabiago, rivela un complotto premeditato e spietato. Adilma Pereira Carneiro, compagna della vittima, è accusata di essere la mente dietro il piano omicida, orchestrando l'esecuzione con cinque complici, tra cui uno dei suoi figli. Secondo l'ordinanza della gip di Busto Arsizio, Anna Giorgetti, la Carneiro ha dimostrato una "brutale efficienza" nel portare a termine il delitto, muovendo i fili di un vero e proprio team di esecutori.

Gip: "Adilma schiava della cupidigia"

Nel provvedimento cautelare, la gip Giorgetti dipinge un ritratto inquietante di Adilma Pereira Carneiro, descrivendola come una donna dominata dalla cupidigia. "Nulla sembra essere sufficiente per lei: schiava della sua cupidigia, vuole sempre di più," annota la giudice. Nonostante avesse già intestata una villa con piscina e altri immobili di pregio, la donna non si è fermata e ha continuato a cercare maggiori ricchezze, dimostrando un'insaziabile sete di denaro e beni materiali. Questa avidità è stata indicata come il movente dietro l'atroce delitto.

Compagna e figlio restano in silenzio davanti al gip

Durante l'interrogatorio, Adilma Pereira Carneiro e suo figlio Igor Benedito hanno scelto di avvalersi del diritto di non rispondere. L'avvocato di Carneiro, Edoardo Lorenzo Rossi, ha dichiarato che ci sono ancora molte questioni da chiarire e ha richiesto una misura meno severa rispetto alla custodia cautelare. La giudice Anna Giorgetti è attualmente in fase di valutazione delle richieste e della situazione complessiva.







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