Milano

Un’Arca per Milano: Gruppo Cap vara la sua nuova sede a emissioni zero

Alessandro Russo: "Nuova sede punto di riferimento per il quartiere"

Un’Arca per Milano: Gruppo Cap vara la sua nuova sede a emissioni zero

Una grande arca ispirata a Mondrian prende il varo a Milano. Si tratta dell’edificio a emissioni zero

realizzato per diventare la nuova sede di Gruppo CAP, l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano. Una struttura concepita integralmente secondo i criteri dell’architettura sostenibile e la cui forma, fortemente identitaria, si sposa alla perfezione con le più avanzate soluzioni green. Ma anche uno spazio polifunzionale privo di barriere architettoniche, pensato per accogliere i cittadini dell’intero quartiere nel quale sorge.

Alessandro Russo: "Nuova sede punto di riferimento per il quartiere"

L’Headquarters di Gruppo CAP è stato inaugurato oggi alla presenza di Attilio Fontana, Presidente della Regione Lombardia e di Giancarlo Tancredi, Assessore a Rigenerazione Urbana del Comune di Milano. “La nostra nuova sede vuole essere un punto di riferimento per tutto il quartiere che ci ospita, commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. Oltre a simboleggiare l’identità dell’azienda, vuole anche essere un esempio del nostro impegno quotidiano nel costruire ogni giorno il mondo di domani secondo i principi di innovazione, di resilienza e di sensibilità per le esigenze dei cittadini che guidano la nostra attività. Ecco perché abbiamo voluto un edificio privo di barriere fisiche e visuali, che dialoga costantemente con la città i suoi abitanti.

Fontana: “Nuova sede di Cap eccellente esempio di edificio green”

Oggi è solo il primo di una serie di appuntamenti e iniziative che saranno ospitati negli spazi dell’arca e nella piazza che presto sorgerà “La nuova sede di Cap è un eccellente esempio di edificio green, nato da un progetto di rigenerazione urbana, basato sui principi di sostenibilità energetica, ambientale ed economica, commenta Attilio Fontana. Un progetto che rientra negli obiettivi che Regione Lombardia intendeva raggiungere con la legga regionale sulla Rigenerazione Urbana, approvata nel 2019. Come Regione, infatti, abbiamo sostenuto numerosi interventi in quest’ambito e anche grazie ai fondi del “Piano Lombardia” abbiamo espletato due bandi, rivolti ai Comuni Lombardi, finalizzati alla realizzazione di interventi di riqualificazione urbana, per il valore complessivo di 268 milioni di euro. Questa nuova sede, quindi, è motivo di orgoglio della società, ma anche del territorio. Soprattutto perché dimostra che in Lombardia ci sono aziende pubbliche capaci di coniugare efficienza, qualità e sostenibilità. Quindi un patrimonio per tutti noi”.

Il sindaco, Sala: “La sede di Gruppo CAP si apre alla cittadinanza e al quartiere”

“Oggi non viene inaugurato solo un edificio di grande valore ambientale ed estetico grazie alla nuova sede di Gruppo CAP è l’intera area tra la stazione di Romolo e cascina Moncucco a risultare riqualificata, commenta il Sindaco di Milano Giuseppe Sala. La sede di Gruppo CAP si apre alla cittadinanza e al quartiere, mostrandosi aperta a livello architettonico, perché priva di barriere, e a livello sociale, per i servizi che ospita al suo interno e che mette a disposizione della comunità, dalla biblioteca all’asilo nido non a uso esclusivo dell’azienda. Con l’arca di CAP prosegue l’opera di valorizzazione dei quartieri di Milano che sosteniamo con determinazione”. Ubicata in via Rimini, a pochi passi dalla fermata metropolitana Romolo, l’Arca di Gruppo CAP è un ambizioso progetto architettonico progettato da Claudio Lucchin e Architetti Associati che vuole dare un importante contributo alla riqualificazione di un’area periferica della città prevalentemente residenziale ma già punteggiata dalla presenza di spazi significativi come l’Università IULM, NABA e Superstudio Maxi, e importanti aziende come Italgas, NTT, AON.ò

Claudio Lucchin: “Non è solo un edificio architettonicamente interessante”

“Non è solo un edificio architettonicamente interessante, ma un palazzo che parla della condizione umana, spiega Claudio Lucchin. Parla dell’acqua, che ci permette la vita, del fuoco, che allude alla nostra capacità tecnica, e della nostra grande flessibilità cognitiva, che ci ha permesso di superare le grandi sfide che l’ambiente ha posto all’uomo nel suo lungo percorso di vita sulla terra”. Con i suoi 30 metri di altezza e i suoi 11.250 m2 di superficie distribuiti su sei piani e uno interrato, l’edificio si sviluppa orizzontalmente assumendo realmente la forma di una nave la cui prua appuntita e sollevata da terra dà l’illusione di poter solcare le onde consentendo, al tempo stesso, come nella più tradizionale iconografia biblica, l’accesso diretto al suo interno senza barriere e muri di separazione. Ogni aspetto (energetico, ambientale ed economico) della più avanzata architettura sostenibile è stato qui interpretato in maniera rigorosa: dalla scelta dei materiali per l’involucro esterno, realizzato in pietra lavica da una colata del 1600, al ricorso a 422 pannelli solari in gradi di garantire quasi il 70% dell’autonomia energetica.

Ingegnoso impianto per sistema di riscaldamento e raffreddamento

Per il sistema di riscaldamento e raffreddamento è stato escogitato un ingegnoso impianto che utilizza l’acqua di prima falda o le acque meteoriche opportunamente filtrate (al fine di evitare l’impiego della preziosa acqua potabile), con una termoregolazione ad aria controllata che consente un’ottimale gestione delle temperature.  Abbandonate le grandi vetrate, inefficienti dal punto di vista energetico, il palazzo presenta 430 finestre a nastro a motivo ortogonale, una diversa dall’altra, distribuite in modo irregolare, che richiamano da un lato la conformazione dei canali e delle reti idriche che caratterizzano il territorio metropolitano e dall’altro le suggestioni di una delle opere più iconiche di Piet Mondrian: Compositie in Lijn. In questo modo la luce naturale si diffonde attraverso un’attenta calibratura delle forature di facciata, mentre una serie di pozzi di luce di ampie dimensioni permette la connessione visiva tra i piani e la penetrazione della luce nell’area centrale dell’edificio. Grazie a queste e ad altre scelte architettoniche e ingegneristiche la nuova sede di Gruppo CAP ha già ottenuto la certificazione “Net zero Energy Buildings” collocandosi, inoltre, in classe Gold della certificazione LEED, garantendo i requisiti di ognuna delle 6 macrocategorie previste e una quantità sufficiente di punti tra sostenibilità del sito, gestione efficiente delle acque, energia e ambiente, materiali e risorse riciclabili e riciclati, controllo della qualità dell’aria negli ambienti costruiti, elevati livelli di progettazione e innovazione.

La nuova sede ospita circa 500 persone e oltre a open space e uffici, comprende un bar caffetteria, un auditorium con una capienza di 200 persone, uno spazio espositivo che ospiteranno iniziative e momenti rivolti anche ai cittadini, un asilo nido non esclusivamente aziendale, una biblioteca e una grande piazza aperta alla cittadinanza.

L’asilo nido, che aprirà a settembre, sarà gestito da Pulcini & Co., la divisione infanzia del gruppo Elior Ristorazione SpA dedicata ai servizi per l’infanzia. L’azienda è specializzata nell’offrire soluzioni specifiche per aziende ed enti pubblici per la gestione pedagogica e alimentare di asili nido, nell’ottica di migliorare l’equilibrio tra vita professionale e familiare. Sempre a settembre sarà operativo anche il bar caffetteria Arca, aperto al pubblico dalla prima colazione fino a notte fonda, e gestito da Arca Milano. Sarà un vero e proprio Cocktail Bar & Bistrot, completo di giardino, che offrirà la possibilità di mangiare a qualsiasi ora del giorno, e alla sera di consumare drink mentre si ascolta un deejay set o musica dal vivo o ancora mentre si assiste a uno spettacolo.

Avviati nell’ottobre 2018, i lavori sono stati accompagnati da una serie di iniziative informative per il quartiere e da un programma di riqualificazione urbana della zona che circonda via Rimini. Nel segno della condivisione e dell’inclusione, è stato avviato un progetto, guidato da Super, il festival delle periferie e in collaborazione con NoiCoop, (Consorzio Cooperative Lavoratori), di partecipazione degli abitanti del quartiere, che mira a coinvolgere gruppi informali, reti, singoli individui attivi e associazioni per ricostruire insieme tutti gli spazi intorno alla nuova sede. Gruppo CAP sta infatti lavorando insieme ad artisti, architetti, paesaggisti e urbanisti per realizzare alcuni interventi sugli spazi circostanti.

In particolare, dopo un confronto con le diverse realtà del territorio per verificare esigenze e aspirazioni, Gruppo CAP e Super hanno dato vita presso il parco La Spezia a una serie di iniziative e workshop rivolte a famiglie e bambini del quartiere per parlare di ambiente e dare un nuovo volto al parco: installazioni artistiche, laboratorio teatrale e di orticultura per adolescenti, attività per bambini e anche passeggiate alla scoperta del quartiere. Gruppo CAP ha inoltre promosso con Fondazione Feltrinelli il progetto Milano Unplugged, che offre un programma di formazione per aspiranti video giornalisti, tra i 18 e i 25 anni, che saranno chiamati a raccontare i quartieri in cui vivono, quelli di Barona, Abbiategrasso, Stadera, Chiesa Rossa e San Cristoforo della città di Milano.

 







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