Milano
Un giorno con i clochard delle Colonne di San Lorenzo in tempi di Covid. VIDEO
Milano: la pandemia ha reso ancora più difficile la vita per i tanti senzatetto della città, che hanno il loro punto di ritrovo alle Colonne di San Lorenzo
Un giorno con i clochard delle Colonne di san Lorenzo al tempo del Covid
Fa freddo alle Colonne di notte e Vito dovrà ripulire il suo alloggio.
Vito è uno dei tanti clochard sbandati che dormono sul sagrato della chiesa di san Lorenzo. Viene da Varese. Da un anno, con il Coronavirus, la vita è sempre più difficile per i senzatetto.
Una zona sicura è quella delle Colonne circondata dai parchi. Lo seguiamo per un giorno, intorno a lui una corte dei miracoli che sopravvive frugando nella spazzatura e cibandosi di rifiuti.
Ma al pomeriggio, dopo la questua in centro, arriva il sole. E Vito si prepara a una siesta nel parco delle Basiliche. Una sigaretta, qualche esercizio fisico, i cani beati nel prato.
Ghali invece viene dalla Mauritania, dorme per strada, e appena alzato pensa a come racimolare qualche euro per la colazione. Il suo alloggio è situato sotto la porta ottocentesca di piazza XXIV Maggio. Come fare colazione?
Nella spazzatura Ghaili ha trovato il suo pasto. Leccornie... e un intero sacchetto di pane raffermo, poi una sigaretta vista in fondo a un tombino. Alla Darsena, c’era l’alloggio di Emiliano: era bello, quasi un monolocale, seppure all’aperto. Poi una lite con il vicino clochard lo ha costretto a cercarsi un altri rifugio.
Ombra è invece afghano e dorme sotto i ponti del Naviglio. Ogni mattina percorre corso Ticinese frugando nella spazzatura. Per lui è un lusso la mascherina. Ombra come tutti i clochard si reca al punto di ritrovo degli invisibili. Le Colonne. Ombra ha infine trovato un suo tesoro: una bottiglia di latte, gettata intatta nella spazzatura. La apre e zucchera la sua colazione.
È passato un giorno, e Vito e i suoi cani attendono il sole stesi sul prato di un vicino parco.