Milano

Una notte tra i senza tetto di Milano. VIDEO INCHIESTA

I volontari dell'associazione Protetto ed il cantautore Umberto Napolitano nel regno degli invisibili che popolano le notti di San Babila

Una notte tra i senza tetto di Milano

Video inchiesta di Claudio Bernieri
Succede ogni notte sotto i portici del centro di Milano, tra San Babila e il Duomo: gli invisibili tra stracci e bivacchi, con materassi, tende , casette di cartone, frutto dell’arte della sopravvivenza, si posizionano davanti ai negozi del turbo shopping. Ore 20, il popolo dei senza tetto del centro di Milano ( almeno in duecento tra ex operai disoccuparti, mariti divorziati rimasti al verde, filosofi di strada, persino qualche parigino “clochard”, e poi qualche disadattato polacco, e vagabondi dei Balcani, elemosinanti, alcolisti, punkabbestia… ) emerge dalle periferie e dalle questue e si prepara alla notte. Sotto le colonne della chiesa di san Carlo, c’è il “villaggio” più affollato degli invisibili. I materassi e le tende debordano verso via san Pietro all’orto, al confine del magico quadrilatero della moda, tra i gran caffè ancora gremiti di buyers giapponesi. Quasi tutti i senza casa vivono di collette davanti alle chiese. Deambulano tutto il giorno tra le varie parrocchie che offrono docce calde, vestiti. coperte..

 

 

A volte vi sono artisti di strada, a volte artisti di passaggio nelle carovane della questua. Ma di notte? Ogni lunedì, arriva per i senza tetto una tregua al freddo e alla solitudine: dapprima un pasto caldo, con contorni di te, caffè, frutta… E poi maglioni, coperte di lana, cappotti usati. Arrivano gli steward dei senza dimora. Da anni, col supporto di carrelli e trolley, i volontari della Protetto partono da via san Pietro all’orto con piattini di pasta al ragù o riso con verdura ( questo il menu della sera del nostro reportage ) . Poi la ronda del bene: e i volontari della associazione Protetto distribuiscono la cena, ma non solo:  coperte e carezze. Bussano alle tende …

La ballata di Napolitano per i senza tetto

“Sono angeli “ dice il cantautore Umberto Napolitano, che da qualche mese segue il tour notturno della Protetto“ questi volontari mi hanno fatto scoprire il regno degli invisibili, nel centro di Milano dove ogni notte tra le vetrine rutilanti della moda sorge uno sconosciuto villaggio di cartone” Tra tende e materassi ogni lunedì sera Umberto, con Fernando Barone e una decina di giovanotti che alla Milano da bere hanno preferito la Milano del bene, girano tra i cartoni del centro. Si parte da via san Pietro all’orto: c’è chi scarica dalla sua auto piatti caldi, te, frutta. Ma da un paio di lunedì, compare una chitarra tra i vestiti e le coperte da distribuire. Destinazione, la notte. C’è chi il suo impegno lo traduce in musica. Il cantautore Umberto Napolitano ha composto una ballata ("Gli angeli di via san Pietro all’orto") che racconta questi notti spese per incontrare gli ultimi. Tra le colonne della chiesa di San Carlo, la voce di Umberto Napolitano risuona tra i commenti dei senza casa. La ballata del cantautore racconta a storia di un impiegato che dopo il divorzio si ritrova senza un tetto e sopravvive mangiando alla mensa dei frati.

Spiega Fernando Barone ai margini del concertino: “Molti gli artisti che ci seguono: ma l’appuntamento  da non perdere sarà al chiuso, la sera del 12 dicembre, al teatro Gregorium ( in via San Gregorio, all’interno della parrocchia) . Qui verrà presentata questa ballata insieme ad altri artisti ospiti.”







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