Milano
“Una nuova strategia per la casa”: il piano approvato dal Comune di Milano
Il documento, frutto del Forum dell'Abitare tenutosi a marzo, definisce lo stato dell’arte dell’abitare a Milano
“Una nuova strategia per la casa”: il piano approvato dal Comune di Milano
La Giunta comunale ha approvato il documento “Una nuova strategia per la casa” che sviluppa la visione e gli obiettivi dei prossimi anni per le politiche abitative della città di Milano.
Il documento, frutto del Forum dell'Abitare tenutosi a marzo, definisce lo stato dell’arte dell’abitare a Milano con un approfondimento demografico, occupazionale, economico e reddituale per la città e riassume le principali strategie di azione per il prossimo triennio.
Queste le linee di indirizzo racchiuse nel documento elaborato dall’Assessorato alla Casa e al Piano Quartieri del Comune di Milano.
Cambiare strategia
Il sistema pubblico deve occuparsi di tutte le politiche dell’abitare, non solo del patrimonio ereditato di case popolari e delle norme urbanistiche sulle nuove costruzioni.
Visione metropolitana
Il piano strategico testimonia la volontà di allargare la riflessione sulla questione abitativa a una scala più ampia, quella metropolitana, al fine di incentivare lo sviluppo di una risposta abitativa a scala allargata, laddove il potenziale fondiario è più alto e la densità nettamente più bassa.
Questa strategia può contribuire ad allentare la morsa tra offerta e domanda abitativa, rompendo i confini comunali e agendo sull’accessibilità alla casa in maniera collettiva mettendo in relazione sviluppo urbano, crescita delle infrastrutture di trasporto pubblico e dei poli attrattori di lavoro, università e sistema ospedaliero.
Società casa
Il sistema di case pubbliche non è più sussidiato da decenni dallo Stato pur essendo un servizio essenziale. Questo ha causato un crollo della manutenzione e livelli gestionali bassi. È necessario un cambio di passo, una trasformazione da meri gestori del patrimonio ereditato a creatori di valore economico e sociale con una nuova società dinamica che attui le politiche pubbliche per far tornare a crescere il patrimonio di case pubbliche. L’obiettivo è incrementare il numero di alloggi ERP al 2030, passando dagli attuali 22mila a 25mila.
110% per le case popolari
Il bonus 110% per la riqualificazione energetica ha completamente tralasciato le case di proprietà pubblica. Serve un fondo rotativo nazionale o un modello 110% destinato esclusivamente a supportare le necessità del patrimonio abitativo pubblico comunale e regionale.
Casa ai lavoratori
Il Comune di Milano ha appena lanciato questo progetto con cui punta ad assegnare 2mila case popolari sfitte a lavoratori che le ristruttureranno in cambio di un affitto agevolato. Questo modello virtuoso può contribuire a ripopolare migliaia di case di proprietà comunale o regionale attualmente vuote.
Affitti brevi
È sempre più necessaria l’introduzione di una normativa che limiti gli affitti brevi turistici in favore di quelli “lunghi” a disposizione di studenti e lavoratori. Nel documento si chiede un intervento immediato con una legge sugli affitti brevi sul modello già previsto per Venezia. Si tratta di una richiesta portata avanti da Milano e altre 13 città ad alta tensione abitativa.
Canone concordato
Lo strumento agevolato del canone concordato ha mostrato importanti limiti di fronte alla salita dei prezzi degli affitti a Milano. È necessario promuovere il rinnovo degli accordi locali, su scala metropolitana, per aggiornare le tariffe, aumentando le opportunità per chi cerca casa insieme a garanzie e vantaggi fiscali per i piccoli proprietari. Tra le novità anche la possibilità di convenzionare una sola stanza per rispondere alle crescenti difficoltà degli universitari a trovare alloggio.
Social housing
Prosegue l’impegno dell’Amministrazione comunale per la realizzazione di appartamenti da affittare a canone agevolato. La nuova strategia prevede 10mila nuovi alloggi a prezzi convenzionati da portare a termine grazie anche al conferimento di aree da parte del Comune di Milano.
Fondo sostegno affitti
La tassazione agevolata in cedolare secca ha portato maggiori introiti per lo Stato. Dal 2012 (1,1 miliardi di cui 250 milioni in Lombardia) al 2021 (3 miliardi di cui 650 milioni in Lombardia) si tratta di un aumento complessivo di oltre 2 miliardi. È necessario un intervento per sostenere giovani, universitari e classe media a sostenere il costo degli affitti.
Contributo sostegno affitto genitore 2023
Il Comune di Milano introdurrà nelle prossime settimane un contributo destinato ai genitori under 35 che vivono in affitto con un figlio nato o adottato nel 2023. Si tratta di un bonus triennale da 9mila euro (250 euro mese). Il maggior contributo alla natalità presente oggi in Italia.