Milano
Union Jack a mezz'asta, Milano omaggia la regina Elisabetta
Al Consolato e nella Chiesa anglicana di via Solferino momenti di commemorazione per la scomparsa della regina Elisabetta
Union Jack a mezz'asta, Milano omaggia la regina Elisabetta
Union jack a mezz’asta fuori e, dentro, mazzi di fiori e un libro su cui lasciare un ricordo. Al Consolato Generale Britannico di Milano, in via S. Paolo 7, è possibile commemorare la regina Elisabetta II d’Inghilterra, scomparsa giovedì pomeriggio a 96 anni nel castello scozzese di Balmoral. Secondo quanto riportato dai dipendenti del Consolato, bisognerà attendere qualche giorno per altri momenti commemorativi che, a Milano, potrebbero tenersi nella Chiesa anglicana di via Solferino. Al momento, come riferisce Mia News, è possibile lasciare sul tavolino messo all'ingresso del Consolato, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17, mazzi di fiori e scrivere un ricordo sul libro delle condoglianze posizionato su un tavolino vicino, adornato dal ritratto fotografico della regina e da un vaso di grandi rose bianche.
La testimonianza: "Una donna che ha visto la storia e creato un modello"
“A me la regina ha sempre affascinato come figura. Io sono nata e lei già c'era, ho studiato lingue e ho sempre avuto amore per la cultura britannica”. Sofia, 27 anni di Milano, è venuta al Consolato per lasciare un mazzo di gigli bianchi. Per lei Elisabetta II è un modello, in quanto “ha sempre vissuto la storia umilmente, senza dettare legge, ma è stata un simbolo per il suo popolo, a cavallo dei due secoli. È riuscita anche ad avvicinarsi a noi più giovani, è riuscita a mostrarsi nonna, anche ironica, pensiamo al video di presentazione delle Olimpiadi di Londra del 2012 con James Bond o quello in cui beve thé con l’orsetto Paddington in occasione del giubileo di platino. È una donna che ha visto la storia e anche per me, che sono una giovane donna, ha contribuito a creare un modello. Ha lasciato nel mondo un'impronta che mai nessuno ha eguagliato ed eguaglierà. In Inghilterra i regni più longevi sono sempre stati sotto le donne, prima con la regina Elisabetta, poi Vittoria e infine lei”.