Milano
Università Statale, piano da 380 milioni. Città Studi trasloca nella zona Expo
Nel futuro dell'università ci sarà un maxi campus, "nucleo centrale e parte integrante di una nuova Città del Sapere"
Da Città Studi all'area di Expo 2015 in nome della 'Science for Citizens', la scienza per i cittadini. E' la scelta dell'università Statale di Milano che ufficializza l'intenzione di trasferire le proprie facoltà scientifiche, dicendo addio alla loro sede storica.
Una manifestazione di interesse da parte dell'ateneo che viene formalizzata oggi con il voto favorevole dei suoi organi di governo, Senato accademico e Consiglio di amministrazione, e con la presentazione alla stampa - alla presenza di rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali - del progetto per cui ora si lavorerà.
Nel futuro dell'università ci sarà un maxi campus, "nucleo centrale e parte integrante di una nuova Città del Sapere": secondo il piano di fattibilità elaborato sulla base dell'applicazione di standard del benchmark europeo, tra infrastrutture di servizio, centri di ricerca, laboratori dipartimentali, spazi per la didattica e residenze, coprirebbe un'area di circa 150 mila metri quadrati, per un investimento finanziario di 380 milioni di euro. Con lo storico trasloco, oltre 20 mila persone andrebbero a popolare l'area Expo che nella seconda metà del 2015 ha accolto milioni di visitatori da tutto il mondo per l'Esposizione universale: la struttura dovrebbe ospitare poco più di 18 mila studenti, di cui quasi 700 stranieri, a cui si aggiungono circa 1.800 ricercatori e poco meno di 500 tra tecnici e amministrativi, per un totale di 2.280 operatori. Il dado è tratto e si apre una nuova fase per il 'sogno' del rettore Gianluca Vago di una nuova Città Studi che, nella sua visione, dovrà unire ricerca, formazione e condivisione della conoscenza.