Milano

Università Statale, Mattarella all'inaugurazione dell'anno accademico

Il rettore Elio Franzini: "No a risorse distribuite a pioggia, gli atenei sono oggettivamente diversi"

Università Statale, Mattarella all'inaugurazione dell'anno accademico

"Il sistema universitario rischia di adagiarsi, di deprimersi in prassi, anche quando sono correttamente gestite come accade oggi con il ministro Cristina Messa e prima con Gaetano Manfredi, appaiono antiche, irriflesse, a volte irrazionali. Le risorse non devono essere distribuite a pioggia, in base a un principio egualitario che si rifiuta di comparare istituzioni universitarie oggettivamente diverse. Vanno invece risaltate le potenzialità e le criticità di ciascuno al di là dei territori". Lo ha detto il rettore dell'Università degli Studi di Milano Elio Franzini, questa mattina nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'Anno Accademico 2020-2021 dell'Ateneo, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei ministri Cristina Messa ed Elena Bonetti, del presidente della Regione Attilio Fontana e del sindaco Giuseppe Sala.

"Le università sono state e ancora sono sottoposte a uno stress test di rilevanza, ma non possono dimenticare i problemi aperti. - ha proseguito il rettore secondo quanto riporta Mia News- Problemi che riguardano in prima istanza i suoi stessi modelli di governance, schiacciati da una nostalgia crescente e acritica per un governo tradizionale e il difetto di un'impostazione aziendalistica, incapace non solo di comprendere gli specifici problemi dell'università, ma anche di rispondervi con velocità ed efficacia. Il ruolo degli esterni, la diffusione dei processi decisionali, i rapporti tra centro e periferia particolarmente rilevante nei grandi atenei multidisciplinare come il nostro sono alcuni nodi aperti. Il problema dei concorsi non riguarda solo il codice penale, ma è un nodo da sciogliere riconoscendo con coraggio la specificità dell'università. Queste e altre questioni richiederanno decisioni che non sono nei poteri dei singoli atenei e forse neppure nei poteri dei governi nazionali. Nodi però che vanno sciolti. Il problema dei problemi è il diritto allo studio, inteso come sistema di servizi e in primo luogo come servizi residenziali", ha concluso Franzini.








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