CityLife, nuovo cuore pulsante di Milano alla ricerca di equilibrio
Tre Torri e CityLife: il nuovo quartiere ha cambiato ritmi e abitudini di questa parte della città. Ma permangono alcuni problemi da superare: parcheggi e...
Tre Torri e CityLife, un nuovo quartiere che ormai fa parte del panorama della città e che, come è naturale, ha un po’ cambiato la zona preesistente che si era abituata a un certo modo di vivere.
Qui prima c’era la Fiera, con i suoi periodi di calca e ressa, caos e traffico e i suoi momenti di calma e totale tranquillità.
Poi la fiera con tutto il suo baraccone si trasferì a Rho e dal 2000 quest’area ha vissuto in un limbo.
Per anni era rimasto tutto sulla carta, grattacieli, parco e residenze, regalando dopo oltre settant’anni un’apparente tranquillità.
Tranquillità senza molta qualità, volendo ben vedere, convivendo con un brutto quartiere che era completamente abbandonato, fatto di capannoni e magazzini.
Nel 2008 sono iniziati i cantieri (a dire il vero ancora in corso) sono state completate le residenze prima e le nuove residenze poi. Per ultima è stata aperta la galleria commerciale, stabilendo l’assetto quasi definitivo del nuovo quartiere.
Naturalmente questo passaggio ha visto non pochi cambiamenti. Come abbiamo detto, in vent’anni la zona è stata stravolta; prima il traffico, sia veicolare che di pedoni, che a seconda dell’evento assediava la zona, poi il nulla all’improvviso, quindi i mezzi da cantiere per alcuni anni ed infine un andirivieni di chi è intenzionato a visitare, per lavoro, acquisti e svago, l’area nuova di CityLife.
Alcuni cittadini ci hanno segnalato alcune criticità che sicuramente sono legate a una inevitabile fase di assestamento e che cercheremo di mostrare.
Anzitutto il problema parcheggi: le auto, come era prevedibile, vengono parcheggiate ovunque ci sia uno spazio.
Così spesso si trovano auto parcheggiate nell’area pedonale di piazza Sei Febbraio, incuranti come sempre dei divieti che la Polizia Locale non pare essere in grado di far rispettare.
Tra l’altro, a quanto pare, tra Piazza 6 Febbraio e Viale Boezio l’80% delle strisce sono blu; durante la settimana è difficile trovare un posto auto per i residenti (pare che molti visitatori dello shopping district parcheggino sia nelle blu che in quelle gialle senza pagare). Ci sono poi i consueti parcheggi selvaggi che occupano aree a verde o i marciapiedi (a volte inutilmente troppo larghi, come ad esempio all’incrocio tra le vie Senofonte e Euripide).
La situazione peggiora, a quanto ci riferiscono i residenti, soprattutto nei weekend quando non è previsto il pagamento sulle strisce blu per chi usufruisce dello Shopping District.
Qui i parcheggi selvaggi sul marciapiede larghissimo tra le vie Senofonte e Euripide.
Anche moto e motorini vengono parcheggiati sui marciapiedi e in ogni angolo possibile, perché non è stato previsto un parcheggio dedicato; o perlomeno pare che ci sia un parcheggio sotterraneo insieme alle macchine, ma non è indicato da nessuna parte.
Stessa cosa succede per le bici private, che vengono agganciate dove capita (alberi, semafori, recinzioni, pali ecc.) mentre quelle del bike sharing sono posizionate dovunque sui marciapiedi, perché il Comune per il momento non ha ancora programmato di posizionare delle rastrelliere.
Ringraziamo per alcune foto Fabry Pastori.
I palazzi illuminati dallo schermo del Centro Commerciale di CityLife
Non ultimo problema, che pare risolto in parte, è la comparsa all’ingresso di Viale Boezio dello Shopping District di CityLife dello schermo a led posto sopra l’ingresso della Galleria Ferrieri e di tre totem luminosi collocati proprio nel piazzale antistante, che illuminano a giorno i palazzi che si trovano di fronte. Per ora pare che lo schermo luminoso venga spento ad un certo orario, grazie forse alle proteste degli abitanti, ma la questione è ancora aperta.
Quando lo schermo è acceso
Quando è spento in orari notturni
CityLife è un grande vanto per la città; pensiamo che basterebbe poco per garantire una serena convivenza tra gli utenti dei nuovi spazi e i residenti. Basterebbe ridisegnare la aree di parcheggio e fare rispettare le prescrizioni.
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