La fontana del liceo Da Vinci: simbolo del degrado del sud-est milanese
Sempre più nel degrado la fontana che sorge nei pressi del liceo scientifico Leonardo da Vinci: uno dei tanti esempi di abbandono
La fontana del liceo Da Vinci: simbolo del degrado del sud-est milanese
Quasi ogni anno abbiamo fatto un articolo dedicato ad una banale fontana di piccole dimensioni della quale, prima o poi, qualcuno avrà pietà e o la farà sparire o la farà restaurare.
La fontana, piccola, è in via Corridoni a Porta Vittoria, all'ingresso del Liceo Scientifico Statale Leonardo da Vincie all'ex Centro Congressi della Provincia di Milano.
Siamo in prossimità dei resti del convento di San Pietro in Gessate, chiesa confinante. Siamo anche vicino al Palazzo di Giustizia, e alla Biblioteca Sormani, eppure non bastano questi enti importanti per cambiare le sorti della zona, l'attenzione di Milano e dei milanesi, come sosteniamo da diverso tempo, si sposta sempre più a Nord-Ovest (Porta Nuova, Isola, Centro Direzionale, Porta Garibaldi, Porta Volta, Sempione, Portello e Tre Torri-CityLife) piuttosto che nella zona a sud-est del Duomo (unica eccezione, per fortuna è Fondazione Prada).
Questa discrepanza di energie e sostentamenti si percepisce anche in piccole cose, come l'attenzione per certe realtà.
Tornando alla nostra piccola fontana, si tratta di una vasca circolare, piastrellata in tasselli di ceramica a mosaico con una colonna centrale che reggeva una sfera metallica. Nulla di speciale: venne realizzata negli anni Cinquanta, quando fu costruito l'istituto scolastico sulle macerie del chiostro quattrocentesco di San Pietro in Gessate, semi distrutto dei bombardamenti della Seconda Guerra mondiale. L'edificio fu progettato dagli uffici tecnici provinciali con la consulenza dell'Architetto Ernesto Rapisardi tra il 1954 e il 1956. Attorno si trova una piazzetta con aiuole (per fortuna ben tenute).
Vasca e colonna sono imbrattate da anni, e ogni volta che torniamo, un altro "simpatico artista di strada" ci fa sapere di esser passato di qui lasciando la sua firma. La sfera metallica, posta in cima alla colonnetta ottagonale, è sparita...forse qualche buontempone l'avrà usata come pallone.
C'è persino un cartello turistico che spiega in due righe il nome della fontana e di che periodo sia.
E' incredibile come i giardinieri del Comune o del liceo si occupino bene del verde, di loro competenza e il resto sia lasciato all'incuria.
A questo punto ci chiediamo se non sia meglio eliminare la fontana e piantarci qualche alberello, piuttosto che lasciarla in questo stato.
Nelle due foto degli anni Ottanta, si può vedere la fontana racchiusa nel recinto, nell'angolo in basso a destra.
Un tempo la fontanella si trovava all'interno di una recinzione dell'istituto scolastico; poi, un rinnovo del complesso realizzato forse una quindicina d'anni fa ha visto aprire alla città questo spazio con una piazzetta.
Bell'idea, ma se non si presta cura e manutenzione, il tutto finisce in malora come si è dimostrato. Così sciatteria e degrado procurato da scritte dei soliti imbrattamuri, hanno devastato anche quest'angolo che potrebbe essere molto più bello. Scritte sui muri oltre che sulla fontana, scarabocchi che col tempo si sono sommati gli uni agli altri.
Per giunta sotto i portici bivaccano sempre senzatetto, il tutto sotto la bandiera europea e italiana... Si sa, degrado chiama altro degrado, se si osservano le immagini dei quattro articoli precedenti, noterete come per contrastare questo schifo non si sia mosso un dito o una spugna, cosa che sarebbe bastata per non ridurre il tutto in questo stato.