Piazza Dergano, luogo da riqualificare: strade e piazze. Foto
La piazza era il centro del piccolo Comune indipendente di Dèrgano, che inizialmente fu annesso nel 1868 al Comune di Affori prima di essere inglobato da Milano
Come avevamo già visto, il Comune ha intenzione di sistemare parecchie piazze in giro per la città che sono il cuore di interi quartieri. Una di queste è piazza Dergano.
La piazza era già il centro del piccolo Comune indipendente di Dèrgano, che inizialmente fu annesso nel 1868 al Comune di Affori, diventandone una frazione, e nel 1923 inglobato nella città di Milano, assieme agli altri paesi confinanti la grande città. In questa piazza si trovavano il Municipio e la chiesetta.
A breve il Comune coinvolgerà il Municipio 9 e saranno programmati incontri pubblici sul tema.
Noi avevamo, tempo fa, provato a rendere le due rotonde nei pressi della Parrocchiale più graziose trasformandole in aiuole: chissà se magari, nel nuovo progetto di riqualificazione questa identità possa essere accolta.
Come dicevamo, questo era il cuore antico del piccolo borgo di Dergano: la piazza iniziò a formarsi dagli anni Trenta in poi, bloccandosi con questo aspetto negli anni Sessanta del ‘900.
Con ogni probabilità il piano urbanistico prevedeva la demolizione del palazzo al civico 2 rendendo la piazza di fatto un grande spazio rettangolare con la nuova chiesa posta a chiudere il lato meridionale. Come spesso è accaduto, le cose non vanno mai come si vorrebbe e così il palazzo del civico 2 è ancora lì a impedire, come si evince dalla piantina, l’apertura della grande piazza, dividendo lo spazio in due parti.
La piazza è da sempre stata l’incrocio di diverse vie e strada antica di passaggio per chi era diretto a Como.
Via Tartini e via Brivio da nord, via Ciaia da ovest che poi dirigendosi verso est diventa via Giuseppe Cesare Abba, mentre all’inizio del 1900 si aggiunse anche via Conte Verde per unirla a via Imbonati. Là dove via Ciaia curva verso via Abba, si trovava fino al 1969 la graziosa e antica chiesa di Dergano, dedicata ai Santi Nicola e Giorgio. Chiesa costruita nell’anno Mille, ma rifatta nel 1450 circa. Nel 1808 un uragano colpì la zona e danneggiò parecchio la struttura della chiesa che venne successivamente ricostruita in uno stile neogotico un po’ approssimativo.
Dergano, nel 1923, che nel frattempo era entrata a far parte del Comune di Milano, necessitava di una nuova chiesa e così l’arcivescovo Ildefonso Schuster, nel suo programma per la costruzione di molte chiese della nuova periferia milanese, affidò, negli anni ’30, il progetto per la nuova San Nicola all’architetto Dino Zanotta: nel 1939 venne posta la prima pietra del nuovo tempio e nel 1940 l’esterno era terminato e coperto ad un tetto ma a causa del conflitto bellico l’architetto fu costretto a rinunciare a cupola, campanile e portico d’ingresso previsti nel progetto originario. Nel 1941 la chiesa fu solennemente inaugurata nelle forme che oggi vediamo, ancora incomplete, mentre la vecchia chiesa, oramai d’intralcio anche alla viabilità, venne abbattuta nel 1969 senza alcun rimorso.
La situazione oggi della piazza è abbastanza disordinata dal punto di vista urbanistico. Al centro si trova un parcheggio e ai lati enormi alberi di bagolari cercano di aggraziare un luogo che dovrebbe essere il fulcro del quartiere ma che effettivamente ha poco spazio per i pedoni. L’arredo urbano è molto raffazzonato e disordinato, reso ancora più confusionario dalle solite automobili parcheggiate ovunque e senza senso, persino davanti all’accesso della rastrelliera del BikeMi, rendendo difficoltoso il ritiro o il deposito del veicolo a due ruote.
Sul lato di via Brivio si trova l’antico municipio. In un angolo della lunga facciata si trova un affresco oramai quasi scomparso. È ciò che rimane della “Sacra Famiglia” dipinta da Riccardo Veraldi nell’immediato dopoguerra. Della Sacra Famiglia si intravedono le figure della Madonna e San Giuseppe mentre di Gesù Bambino rimane la veste bianca. Recentemente è stato vandalizzato (che novità!) e per fortuna ripulito abbastanza in fretta.
Ecco alla rotonda che ha al centro una bella piastrellata in auto bloccanti in cemento rosso. Potrebbe diventare una bella aiuola.