Via Torino: ciclisti, pedoni e tram possono convivere. Ecco come
Articolo prodotto per Urbanfile e Affari Italiani Milano
Via Torino venne sistemata una quindicina d'anni fa circa (giunta Formentini forse?) e resa "semi pedonale" con marciapiedi molto larghi e carreggiata utilizzabile, in teoria, solo per Tram e Taxi.
Recentemente il Sindaco Sala aveva annunciato che avrebbe fatto rimuovere i masselli del pavé per mettere l'asfalto nella carreggiata, richiesta fatta da anni dai ciclisti che lamentano l'impervio selciato in pietra.
Ora, pur essendo concordi che la convivenza tra biciclette e pavé sia un problema, siamo anche convinti che il Centro Storico (la parte all'interno delle Mura Spagnole) debba rimanere il più possibile arredato con pavé in pietra. Un po' per un fattore storico e un po' perché la pietra è certamente più bella dell'asfalto.
Abbiamo pensato ad una possibile soluzione per salvare biciclette e pavé in via Torino.
Anzitutto basterebbe vietare il parcheggio dei motorini e delle automobili sui marciapiedi della via e lo spazio a disposizione raddoppierebbe.
Poi allargheremmo e allineeremmo i marciapiedi sino alla distanza necessaria per la convivenza con la sede tranviaria. Quindi, sul marciapiede nuovo e allargato, si potrebbe creare una pista ciclabile per lato che magari in prossimità delle due fermate si interrompa e si mischi ai pedoni (insomma, non siamo a Pechino e le poche bici non creerebbero certo il panico). Altro accorgimento da attuare sarebbe lo spostamento dei lampioni di modo da non intralciare la nuova ciclabile e i pedoni.
Insomma, forse non è l'idea del secolo, ma sarebbe una possibile soluzione per far convivere ciclisti, pedoni e tram.
Unica deroga alla sosta sui marciapiedi sarebbe quella dello scarico e carico delle merci per rifornire i negozi, in orari prestabiliti e possibilmente fatti rispettare.