Milano

Urbanistica a Milano, le criticità del Pgt e la ricetta di Fratelli d'Italia

Intervista a Maurizio Iennaco, responsabile del Dipartimento Urbanistica di FdI Milano: "Serve un approccio pragmatico e concreto per rimediare ai danni causati dalla cattiva gestione di Sala"

di redazione

Urbanistica a Milano, le criticità del Pgt e la ricetta di Fratelli d'Italia

In occasione del “Tavolo di confronto sulla Situazione dell’urbanistica a Milano e per una nuova legge quadro nazionale in materia Urbanistica” organizzato da Fratelli d’Italia, abbiamo incontrato l'Arch. Maurizio Iennaco, Responsabile del Dipartimento Urbanistica di FdI Milano.

Architetto Iennaco, quali sono i principali problemi dell’urbanistica a Milano secondo Fratelli d’Italia?

La situazione urbanistica di Milano, purtroppo, è il risultato di una gestione politica poco chiara e carente sotto molti aspetti. Le scelte effettuate dall’amministrazione Sala, in particolare quelle delineate dal Piano di Governo del Territorio (PGT) del 2020, hanno determinato una serie di criticità che si ripercuotono sia sui cittadini che sugli operatori del settore edilizio. Gli uffici tecnici comunali non sono stati messi nelle condizioni di gestire pratiche complesse, generando confusione tra gli operatori. Inoltre, l’assenza di controlli pubblici efficaci ha permesso abusi come l’uso improprio della “Super SCIA” e una discutibile qualificazione di interventi edilizi, che hanno portato a danni economici e sociali, oltre che a una diffusa incertezza normativa. È evidente che ci troviamo di fronte a una situazione che non può più essere ignorata.

A vostro avviso, quali sono le responsabilità dell’attuale amministrazione?

È necessario sottolineare che gran parte delle problematiche urbanistiche a Milano sono il risultato diretto delle scelte di questa amministrazione. Ci sono stati errori strategici evidenti: la mancata chiarezza nella distinzione tra ristrutturazione edilizia e nuova costruzione, la cattiva gestione delle leggi regionali come la n. 12/2005 e la n. 18/2019, e l’incapacità di affrontare tempestivamente le criticità derivanti dalle normative urbanistiche. Non è accettabile che si cerchino giustificazioni nei contesti globali, come la pandemia o la guerra, per coprire errori che hanno radici molto più profonde e locali. La scelta di applicare le leggi regionali in maniera confusa e poco trasparente ha avuto conseguenze disastrose. Ci sono ipotesi di danno erariale, crisi per la filiera edilizia e danni all’immagine della città.

Come si può affrontare questa situazione? Quali sono le soluzioni che Fratelli d’Italia propone?

Le soluzioni ci sono e non mancano. Fratelli d’Italia propone un approccio pragmatico e concreto per rimediare ai danni causati da questa cattiva gestione. Prima di tutto, bisogna regolamentare in modo chiaro e trasparente le soglie volumetriche, distinguendo nettamente le ristrutturazioni edilizie dalle nuove costruzioni. È necessario rafforzare le Norme Tecniche di Attuazione (NTA) per prevenire gli abusi legati alla “Super SCIA”, ai bonus volumetrici e agli sconti sugli oneri. Inoltre, bisogna potenziare gli uffici tecnici comunali, garantendo una formazione adeguata e prevedendo incentivi economici per i tecnici. Questo aiuterebbe a gestire meglio i progetti complessi e a ridurre i tempi burocratici. Una maggiore collaborazione con Regione Lombardia è cruciale per aggiornare le normative in modo efficace. Proponiamo anche la creazione di una banca dati edilizia pubblica, trasparente e accessibile, che consenta ai cittadini e agli operatori di monitorare le pratiche edilizie, favorendo trasparenza e partecipazione attiva. Infine, sarebbe utile istituire un albo degli immobili pubblici e privati idonei alla rigenerazione urbana. Questo permetterebbe di promuovere sinergie tra pubblico e privato, garantendo al contempo uno sviluppo urbanistico sostenibile.

State lavorando anche a proposte di livello nazionale?

Assolutamente sì. Una delle nostre priorità è l’elaborazione di una nuova legge quadro nazionale in materia urbanistica. Il nostro obiettivo è creare una normativa moderna, capace di adattarsi ai cambiamenti sociali e geopolitici che il nostro Paese sta affrontando. La legge dovrebbe trovare un equilibrio tra la necessità di rigenerazione urbana e la tutela dell’ambiente e del paesaggio, rispettando sempre i principi di sussidiarietà previsti dalla Costituzione. Vogliamo promuovere una maggiore collaborazione tra Stato, Regioni e Comuni, puntando a una gestione urbanistica più responsabile e condivisa. Fratelli d’Italia sta lavorando a proposte dettagliate su questi temi, che presenteremo nei prossimi mesi.

Qual è il messaggio che Fratelli d’Italia vuole trasmettere ai cittadini di Milano e agli operatori del settore?

Il nostro messaggio è chiaro: siamo e saremo sempre dalla parte dei cittadini e degli operatori del settore edilizio. Il nostro obiettivo non è solo quello di criticare, ma di proporre soluzioni concrete e sostenibili per risolvere le problematiche urbanistiche della città. Milano merita una gestione urbanistica che metta al centro gli interessi collettivi e che promuova lo sviluppo economico e sociale della città. Con Fratelli d’Italia, i cittadini troveranno sempre un interlocutore aperto e pragmatico, pronto ad ascoltare e a collaborare per il bene della collettività. Un sentito ringraziamento a chi ha partecipato a questo tavolo. In particolare ANCE ASSIMPREDIL (Regina De Albertis), ASPESI (Filippo Oriana), ASSOIMMOBILIARE CONFINDUSTRIA (Davide Albertini Petroni), ASSOEDILIZIA (Achille Colombo Clerici), CONFCOPERATIVE (Alessandro Maggioni), Ordine degli Architetti di Milano (Federico Aldini), Ordine degli Ingegneri di Milano (Carlotta Penati), Ing. Gianni Verga, Prof. Francesco Basile (Politecnico di Milano), Prof. Giuseppe Franco Ferrari (Università Bocconi), Arch. Maurizio De Caro (Politecnico di Milano), Coordinatore FDI Milano Simone Orlandi, Vice Coordinatore Debora Dell’Acqua e Capogruppo FDI Comune di Milano Avv. Riccardo Truppo.

 







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