Usa, Trump presidente. Maroni gode: "Good morning, America!"
Presidenziali Usa, il tweet del presidente della Regione Roberto Maroni alla conferma della vittoria di Donald Trump
"Good Morning America!!!!!". Questo il primo tweet della giornata del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che questa mattina, alla conferma dell'elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, ha 'cinguettato' una foto del nuovo presidente Usa con il pollice alzato. Poco dopo, il Governatore ha riproposto la foto del suo incontro con il nuovo presidente Usa risalente al 1994, quando era Ministro dell'Interno.
MARONI: "LA VITTORIA DELLA GENTE" - "In America ha vinto il popolo e la democrazia ha sempre ragione", ha quindi commentato Maroni, intervenendo questa mattina in diretta a 'Radio anch'io' su Radio uno. Il Governatore ha ricordato come siano stati smentiti "tutti i sondaggi e i cosiddetti esperti", e' stata una vittoria della gente. Nel suo primo discorso, ha osservato Maroni, "Trump ha ringraziato la Clinton e ha detto: stiamo uniti, faremo l'America grande di nuovo'. Il suo arrivo alla Casa Bianca e' una sfida per l'Europa, che oggi non e' pronta a competere con un'America guidata da un uomo come lui". Il presidente lombardo, ha poi spiegato di condividere le posizioni del nuovo presidente USA, "soprattutto su immigrazione, sicurezza e lotta al terrorismo". E poi, ha aggiunto, "non fa parte dell'establishment di Washington. Ricorda Regan, anche allora in pochi davano credito ad un attore di Hollywood, poi pero' fece le cosiddette 'Reganomics' che rilanciarono il Paese".
ALFIERI (PD): "FARE TESORO DELLA LEZIONE" - "Il popolo americano ha deciso di dare la propria fiducia a una candidatura di totale rottura. Non si possono fare parallelismi tra America e Europa, ma dobbiamo far tesoro della lezione. Il profondo malessere sociale che ha investito le societa' occidentali e' un chiaro avvertimento per tutti. Il populismo lo si combatte solo con l'innovazione: se si pensa di affrontarlo con le ricette del passato si viene travolti". Cosi' il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri sull'elezione a presidente degli Stati Uniti di Donald Trump.
IL CONSOLE USA A MILANO: "ITALIA, I RAPPORTI NON MUTANO" - "Chiunque sia il presidente, l'Italia resta un partner fondamentale per gli Usa, in termini di rapporti economici e di scambio culturale: le relazioni fra i nostri Paesi restano immutate dopo 70 anni di diplomazia e un'amicizia che dura fin dalla fondazione degli Stati Uniti 200 anni fa". Cosi' il console generale a Milano Philip T. Reeker alla colazione post elettorale presso l'Hotel Excelsior. Il console ricorda la scelta di Renzi - e dell'Italia - da parte di Obama come ultimo ospite alla cena presidenziale alla Casa Bianca e l'onore riservato al nostro Paese. Il diplomatico accenna al fatto che, indipendentemente dalla presidenza, la politica americana tende a proteggere i propri interessi e valori e che ora si apre una interessante fase di passaggio: "Per l'apparato delle relazioni internazionali ora comincia un periodo eccitante, quello della transizione: noi siamo pronti a servire il prossimo presidente degli Stati Uniti d'America". "Gli elettori hanno dimostrato di non aver paura del cambiamento", questa la considerazione del Console Generale USA a Milano Philip T. Reeker, che ha definito questa "una giornata storica". Nel corso del benvenuto alla prima colazione post elettorale presso l'Hotel Excelsior a tutti coloro che - dice - "hanno seguito con trepidazione le nostre elezioni da tutto il mondo qui a Milano". "Dopo questo voto voto bisogna riflettere, lo stesso Obama aveva definito questa una corsa", continua il console americano a Milano Philip T. Reeker nel suo commento all'elezione di Donald Trump come 45esimo presidente USA durante la colazione post elettorale all'Hotel Excelsior di Piazza Duca d'Aosta. Nel discorso ricorda poi l'impegno del presidente Obama in campo diplomatico, con la svolta nei rapporti con Cuba, e sul tema dell'ambiente, che - dice - ha rappresentato il terreno d'incontro con la citta' di Milano: "La presidenza Obama ha avuto molto caro il tema del cambiamento climatico, lo stesso che ha guidato Expo 2015 in questa citta'".