Milano
Vaccini, a Milano 90% dei bambini coperti. Proteste in due scuole
Per coloro che non hanno intenzione di vaccinare i bambini da oggi sarà precluso l'accesso a scuola.Pronte le proteste
Vaccini, a Milano 90% dei bambini coperti. No proteste a scuola
Le famiglie che hanno bimbi iscritti all'asilo nido e alle scuole dell'infanzia sono circa 33 mila e il 90 per cento ha presentato i documenti relativi alle vaccinazioni, autocertificazione o certificati. Come richiede la legge che prevede l'obbligo vaccinale per l'iscrizione a scuola.
Detto questo, anche se si tratta di una minoranza, secondo i primi calcoli sono oltre 3mila i bambini senza vaccini. All'appello manca un restante 10% di alunni, che comprende sia le famiglie che non sono ancora rientrate dalle vacanze e che avranno ancora modo di regolarizzarsi (50%) ma anche chi non ha intenzione di vaccinare i propri figli (il restante 50%).
Per coloro che non hanno intenzione di vaccinare i bambini da oggi sarà precluso l'accesso a scuola. Intanto, proseguira' l'iter per regolarizzare i ritardatari. L'assessore all'Educazione e vicesindaco del Comune di Milano, Anna Scavuzzo, ha lanciato un appello affinche' non ci siano momenti di tensione: "A chi ha deciso di non vaccinare i figli dico che l'ingresso della scuole non e' il luogo dove discutere anche perche' questa situazione non deve ricadere sui bambini - ha specificato - ma ribadisco la mia disponibilita' a incontrare queste famiglie".
Quello di Palazzo Marino è un appello a non inscenare discussioni e tensioni fuori dagli istituti, anche per "proteggere" i bambini. Bisognerà vedere se la famiglia no-vax deciuderanno di adottare la linea dura oppure accogliere l'invito del vicesindaco Scavuzzo e cercare un compromesso.
No-vax, arrivano i carabinieri - Sono intervenuti i carabinieri stamani presso due scuole per due episodi analoghi legati a due alunni non accettati a scuola perché non in possesso della documentazione obbligatoria sui VACCINI. Un episodio è avvenuto nella scuola materna di via Goldoni, dove, dopo il 'no' della direzione all'ingresso a scuola dell'alunno per cui non erano state presentate le certificazioni, i genitori hanno chiamato i carabinieri, ma come previsto dalle recenti norme sugli obblighi per i Vaaccini non c'e' stata possibilità che il bambino entrasse a scuola. E' successo anche a Sesto San Giovanni dove i genitori di un bambino non accettato a scuola per lo stesso motivo si sono rivolti alle forze dell'ordine.
L'ASSESSORE GALLERA: "ALLONTAMENTI, PROPRIO CIO' CHE AVREMMO VOLUTO EVITARE" - L'assessore regionale al Welfare Giulio Gallera commenta: "Quello che e' accaduto questa mattina a Milano e Sesto San Giovanni, con l'intervento delle forze dell'ordine chiamate per impedire l'ingresso a scuola di due bambini, e' proprio cio' che avremmo voluto evitare con il nostro 'Percorso formale di recupero dell'inadempimento'". L'allontamento è stato dovuto dalla mancata documentazione richiesta per l'iscrizione a scuola, comprovante lo stato vaccinale, per chi in regola, o la richiesta di prenotazione della profilassi, per gli inadempienti.
"Lo utilizzeremo ora - ha continuato - per convincere, attraverso il dialogo con i nostri esperti, questi e altri genitori che possiedono dubbi e resistenze, a vaccinare i propri figli e farli tornare presto a scuola. Il numero esiguo di casi di allontanamento finora segnalati, comunque, conferma l'efficacia della semplificazione delle procedure da noi sollecitata e concessa attraverso la circolare ministeriale dell'1 settembre, da noi ribattezzata 'Circolare Lombardia'". Proprio questa mattina è stato firmato in Regione il decreto che formalizza il 'Percorso di recupero dell'inadempimento' per convincere coloro che non hanno consegnato, nel termine fissato, la documentazione richiesta dalla legge 'Vaccini'.
SALA: "19 BAMBINI NON IN REGOLA SU 33MILA, DATO SODDISFACENTE" - E' un dato "soddisfacente" secondo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, quello diffuso oggi dll'assessorato all'istruzione del Comune: sono solo 19 su 33mila i bambini che non sono in regola con i vaccini fra quelli che frequentano scuole materne e asili nido di competenza municipale. "Tenuto conto soprattutto della velocita' con cui si e' dovuta fare questa operazione di comunicazione. E' andata meglio di quanto potessimo immaginare" ha aggiunto Sala. Commentando poi la decisione di una preside, quella della scuola dell'infanzia di via Goldoni - che non ha fatto entrare un bambino di 3 anni perche' i suoi genitori si sono rifiutati di firmare l'autocertificazione - ha affermato: "Bisogna essere un po' flessibili pero' d'altro canto con continue eccezioni non si ottiene il risultato che vogliamo ottenere. C'e' stata una amplissima discussione sul tema dei vaccini e le leggi vanno rispettate". Oltre ai 19 bambini che oggi sono stati rimandati a casa, ce ne sarebbero una trentina che avevano frequentato gli asili nei giorni scorsi pur senza le necessarie certificazioni e che oggi erano pero' assenti da scuola. "Un dato nel complesso che certifica il successo della campagna informativa, che e' stata capillare", e' stato il commento dell'assessore all'istruzione e vicesindaco Anna Scavuzzo, che ha poi ringraziato gli operatori dei servizi all'infanzia. "La campagna continuera' - ha assicurato - perche' vogliamo che nessuno resti fuori".