Milano
Vaccini, Alleanza civica Milano: "Il Comune si sostituisca a Regione"
Campagna vaccinale, l'appello di Alleanza civica a Palazzo Marino: "Il sindaco di Milano predisponga un intervento sostituendosi a Regione"
Vaccini, Alleanza civica Milano: "Il Comune si sostituisca a Regione"
"La incommentabile e ripetuta Caporetto della Regione Lombardia nell’affrontare la pandemia ed il piano vaccinale ha ormai un costo di vite umane, sociale ed economico tale da imporre ancora una volta un intervento immediato e sostitutivo del Comune ed in particolare di quello di Milano". Inizia così il testo dell'appello di Alleanza Civica, presentato nel pomeriggio da Laura Specchio alla Conferenza dei Capigruppo di Palazzo Marino.
"Come nel primo lock down del 2020, quando su spinta e proposta del nostro consigliere Marco Fumagalli il Comune di Milano organizzò in pochi giorni con Protezione Civile comunale e volontari l’ acquisto e distribuzione di mascherine e materiale di protezione ai medici di base ed al personale sanitario sostituendosi alla gestione commissariale statale ed alla Regione già allora mossisi con un ritardo inaccettabile ed inconcepibile, il gruppo consiliare di Alleanza Civica per Milano ha da tempo reiterato la proposta di impiantare una struttura di volontari e dispensari comunali per rispondere all’emergenza odierna e da stabilizzare come primo nucleo di quella sanità territoriale di cui troppo si parla e poco si realizza. Le proposte a firma dei consiglieri del gruppo per l’utilizzazione a questo scopo del Fondo di mutuo soccorso raccolto grazie alle donazioni dei cittadini milanesi sono depositate ed approvate da tempo e sono state finora rallentate da procedure burocratiche poco funzionanti anche in tempi ordinari".
La capogruppo Laura Specchio riporterà oggi stesso alla conferenza dei capigruppo le proposte contenute in odg depositati ed in qualche caso approvati dal Consiglio per consentire al Sindaco quale massima autorità sanitaria cittadina di organizzare ed attuare un intervento straordinario anche essendo privo, in base alla legge regionale vigente, di poteri, mezzi e risorse.