Milano

Vaccini, stop a valutazione Piano Lombardia. Fontana: "Decisione incredibile"

Botta e risposta tra il governatore lombardo e il Ministero della Salute sulla mancata valutazione del piano vaccinale messo a punto da Guido Bertolaso

Vaccini, stop a valutazione Piano Lombardia. Fontana: "Decisione incredibile"

Niente discussione sul piano vaccini della Regione Lombardia nella riunione di oggi del Comitato tecnico scientifico. Il governatore Fontana ha puntato il dito contro l'intervento del ministero della Salute per fermare la valutazione del documento, versione confermata all'AGI da fonti del Cts. Quello presentato dal Pirellone e' un piano logistico-organizzativo per la distribuzione dei vaccini di massa, ed e' stato inviato ieri al Comitato per una valutazione, ma successivamente, a quanto si apprende, al Cts e' arrivata una nota del ministero che chiede di fermare la discussione, richiesta motivata dal fatto che oggi e' il giorno della discussione del piano nazionale aggiornato, che approda in Stato-Regioni, ricordando che il tema delle vaccinazioni e' per l'appunto nazionale, e che ogni iniziativa regionale verra' valutata dal ministero stesso per garantire omogeneita' e coordinamento. La richiesta di non discutere del piano Lombardia, sempre secondo quanto appreso, non e' stata accolta con entusiasmo da diversi membri del Cts, che invece considerano utile l'analisi e la discussione su un modello che potrebbe rivelarsi anche funzionale per altre esperienze regionali, tanto che probabilmente il tema sara' riproposto nella prossima riunione di venerdi'. Quando potrebbe trovare spazio anche l'altra questione non affrontata oggi, ossia la richiesta di ministero e Iss di tornare, per contrastare il fenomeno preoccupante delle varianti Covid, al criterio della fine quarantena solo dopo un tampone negativo, e non piu' in automatico dopo 21 giorni senza sintomi.

Fontana: incredibile che la valutazione del Piano Bertolaso sia stata bloccata

"Trovo incredibile che il ministero della Salute abbia deciso di bloccare la valutazione, prevista per oggi da parte del Cts, del piano vaccinale di massa della Lombardia". Lo afferma il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Il piano - prosegue il governatore - era stato inviato ieri, da me e dalla vicepresidente Moratti, come contributo lombardo e best practice da proporre anche a livello nazionale. Il piano vaccinale, coordinato da Guido Bertolaso, si propone infatti di vaccinare 10 milioni di italiani residenti in Lombardia, un sesto della popolazione nazionale". "Riteniamo - conclude Attilio Fontana - che il piano vaccinale sia una priorità per tutto il Paese e che non debba sottostare a logiche di parte"

Ministero Salute a Fontana: presto valutazione, piano deve essere "in linea" col contesto nazionale

Il piano vaccini "ha valenza nazionale" e dunque "ogni atto delle singole Regioni diretto a intervenire sulla materia puo' essere valutato dal ministro della Salute in ragione della necessita' di azioni coordinate ed omogenee su tutto il territorio nazionale". Lo scrive il capo di gabinetto del ministero della Salute in una lettera inviata al Cts in merito al piano della Lombardia, sottolineando la necessita' di un "raccordo" tra le iniziative delle Regioni con le prescrizioni nazionali. Da parte del ministero ci sara' comunque un esame "rapido e costruttivo" del piano, "purche' in linea con le indicazioni del piano nazionale".

Peluffo (PD): Da Fontana anche oggi polemiche

Stiamo purtroppo girando la boa dell’anno di pandemia. E dopo 12 mesi siamo ancora qui ad assistere attoniti a quell’incomprensibile balletto di dichiarazioni, con seguito di polemiche. C’è davvero da chiedersi perché in Regione Lombardia abbiano così tante energie da buttare in inutili prove muscolari". Così il segretario del Pd Lombardia Vinicio Peluffo. "Partiamo dai fatti - prosegue Peluffo -. La Lombardia si è fino ad ora distinta per mancanza di trasparenza sui dati, per caos sui numeri ed errori nella compilazione dei file da trasmettere a Roma. Senza dimenticare la surreale campagna vaccinale con gare in extremis e al rialzo. Nessuno mette in discussione che al cambio di passo in Regione Lombardia, per via anche della sostituzione del suo ex assessore al welfare, debba seguire discontinuità anche nella gestione della pandemia in corso. E di conseguenza anche una svolta nella nuova fase di vaccinazioni anticovid. Tuttavia, ancora oggi i sindaci, che da sempre sono in prima linea, non vengono coinvolti a dovere. E il Consiglio regionale viene continuamente depotenziato del suo ruolo. Stanchi delle polemiche, i cittadini vogliono solo sapere dove come e quando si vaccineranno. Non mi pare una richiesta cui si possa sempre rispondere dando la colpa a qualcuno a Roma".

 







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