Milano

Valtenesi, il primo rosè da "tre bicchieri" Gambero Rosso

Il Rosè Molmenti 2015 sarà premiato il 27 ottobre allo Sheraton di Roma.

Risultato storico per Valtenesi: il primo rosè a ricevere i "tre bicchieri" del Gambero Rosso

Per la prima volta nella storia enologica un rosè è tra i vini top italiani con il riconoscimento dei “Tre bicchieri” nella prestigiosa guida del Gambero Rosso. A entrare di diritto nel gotha dei vini pregiati è il “Valtenesi Rosé Molmenti 2015” dell’azienda Costaripa di Moniga del Garda, guidata dal noto enologo di fama internazionale Mattia Vezzola. Il riconoscimento assume ancora più importanza se si pensa che, mai prima d’ora dal 1986, i critici del Gambero Rosso avevano premiato un vino di categoria rosé. Infatti solo a partire da quest’edizione il Gambero Rosso ha deciso di instituire il premio di “Miglior rosè d’Italia”. La premiazione, con annessa degustazione, è in programma il 27 ottobre all’Hotel Sheraton di Roma.

Nell’ultimo periodo i vini rosè continuano a riscuotere grande successo in Italia dove la produzione è di circa 60 milioni di bottiglie, con un notevole export e con un fatturato che lo scorso anno ha sfiorato i 300 milioni di euro. Un quarto della produzione nazionale arriva nei mercati americani, inglesi, tedeschi, russi, cinesi, giapponesi e ultimamente anche nei paesi del Sud Africa. Il comparto dei rosè interessa soprattutto il Veneto, il Salento, l’Abruzzo e la Lombardia.

In Valtenesi ogni anno vengono prodotte 2 milioni di bottiglie con un esportazione del 30%. “La riviera bresciana del Garda - afferma Mattia Vezzola - è la terra dei grandi rosé. Un’oasi mediterranea dove la produzione di questi vini è una tradizione viticola radicata da sempre e codificata oltre un secolo fa, proprio a Moniga del Garda, dal senatore veneziano Pompeo Molmenti.” Enologo dell’anno 2004, 2008 e 2014 e autentico “guru” delle bollicine di Franciacorta, nonché grande appassionato di vini rosè, Mattia Vezzola è stato anche ideatore e produttore del vino metabolico, il Campostarne, che coniuga un’alta qualità vitivinicola a principi nutritivi per prevenire malattie metaboliche come diabete mellito, ipertensione arteriosa e obesità.

Questo vino, presentato alla stampa alcuni anni fa, e già in precedenza con la presenza del celebre cardiologo Christian Barnard, si basa sulle linee guida della “Cucina Lineare Metabolica “dello chef Luca Barbieri e del professore Claudio Macca. La produzione di Costaripa delinea uno stile che sembra destinato a dominare i consumi enoici degli anni futuri.







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