Milano
Varese, cittadinanze italiane false in cambio di denaro: indagato un ex funzionario comunale
L’inchiesta coordinata dalla Procura di Varese: scoperto un giro di oltre 300 passaporti irregolari per cittadini brasiliani
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Varese, cittadinanze italiane false in cambio di denaro: indagato un ex funzionario comunale
La Polizia di Stato di Luino ha smantellato un giro di false cittadinanze italiane "iure sanguinis", portando all’indagine di cinque persone, tra cui un ex funzionario di un Comune dell'Alto Varesotto. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Varese, ha rivelato un sistema fraudolento che ha consentito a oltre 300 cittadini brasiliani di ottenere illecitamente la cittadinanza italiana, grazie alla complicità di un impiegato pubblico corrotto.
L’indagine: l’anomalia nelle richieste di passaporti
L’inchiesta è scattata dopo che gli agenti dell’Ufficio Passaporti della Polizia di Frontiera di Luino hanno notato un’anomala impennata di richieste di passaporto da parte di cittadini brasiliani naturalizzati italiani da pochi giorni. Le segnalazioni si sono concentrate su un Comune dell’Alto Varesotto, dove decine di brasiliani risultavano domiciliati nella stessa zona.
L'anomalia sospetta: 84 persone residenti nel medesimo appartamento...
L’elemento più sospetto? Ben 84 persone dichiaravano di risiedere nello stesso appartamento, una circostanza che ha immediatamente fatto scattare i controlli. A seguito di queste anomalie, l’autorità giudiziaria ha disposto l’acquisizione della documentazione relativa alle pratiche di riconoscimento della cittadinanza, conservate negli archivi dell’Anagrafe e dello Stato Civile del Comune coinvolto.
L’indagine ha portato alla scoperta di due agenzie gestite da cittadini brasiliani, di cui una situata in provincia di Varese, specializzate nella vendita di cittadinanze italiane ai propri connazionali.
L’operazione avveniva con la complicità di un ex funzionario comunale, che garantiva il buon esito delle pratiche in tempi record e senza effettuare i dovuti controlli sulla sussistenza dei requisiti. In cambio, il funzionario riceveva compensi tra i 200 e i 500 euro per ogni pratica. L’analisi della documentazione ha evidenziato numerose irregolarità, con pratiche completate senza verifiche adeguate e riconoscimenti della cittadinanza concessi con procedure insolitamente rapide.
Le persone coinvolte nell’inchiesta dovranno rispondere dei reati di falso e corruzione. Le indagini proseguono per verificare se il giro di cittadinanze fasulle abbia coinvolto ulteriori soggetti e se siano stati concessi altri passaporti illegittimi.