Milano

Venturini, Intesa Sanpaolo: "Ricostruire per la ripartenza, ma occorre tempo"

Per la ripartenza post COVID-19 Milano deve continuare a crescere e ad attrarre nell'ottica di una prospettiva internazionale

Milano, ripartenza post COVID-19: le dichiarazioni di Gianluigi Venturini, direttore regionale Milano e Provincia Intesa Sanpaolo.

"Adesso dobbiamo ricostruire e guardare alla ripartenza. Ma occorrera' del tempo" Usa una metafora da post-terremoto Gianluigi Venturini, a capo della direzione regionale Milano e Provincia di Intesa Sanpaolo che comprende anche Monza Brianza, per raccontare gli effetti del Covid-19 sul territorio di cui e' responsabile. "L'epidemia di Covid-19 ha stravolto il contesto economico in cui operiamo: alcuni settori come la moda, il design, l'industria meccanica e l'automotive sono stati particolarmente colpiti", racconta ad Italpres,  Con la fine del lockdown assistiamo a segnali incoraggianti, anche se i ritmi di ripresa delle filiere sono legati al contesto paneuropeo. Dati positivi arrivano dal Polo biomedicale di Milano e dal distretto farmaceutico Lombardo, impegnati in prima linea nella produzione di dispositivi medico-sanitari e farmaci a supporto dell'emergenza nazionale e internazionale, e vivono una conferma dei flussi di lavoro. Bene anche i settori dell'innovazione tecnologica, cosi' come quelli che gestiscono i 'big data' a sostegno della finanza". "La nostra priorita' e' stata fornire liquidita' alle imprese a partire dai finanziamenti fino a 25.000 euro per le aziende con un fatturato annuo sotto i centomila euro, sono 4.000 le richieste tra erogate e in fase di erogazione a maggio - sottolinea Venturini -. Per quanto riguarda i finanziamenti a 18 mesi meno un giorno per immediate esigenze di liquidita': ne abbiamo erogati 77 milioni. Per quanto attiene infine ai finanziamenti a 72 mesi, a partire dal plafond di 50 miliardi per il rilancio del Paese, circa un miliardo e trecento milioni sono destinati a questo territorio". Cosa deve fare Milano per uscire da quest'incubo? "Non deve accantonare i propri progetti, non deve abbandonare la visione internazionale a partire dalla riconversione dell'area Expo, che sara' uno degli scenari futuri e deve essere in grado di creare ulteriori occasioni che possono essere la base per l'arricchimento del tessuto urbano e imprenditoriale in quel quadrante. La citta' - conclude - deve continuare a crescere nell'ottica di una prospettiva internazionale e a costituire un'attrattiva anche per i grandi gruppi internazionali". 







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