Milano

Veronesi, camera ardente a Palazzo Marino. Sala: "Milanese e laico vero"

Milano ricorda Umberto Veronesi, scomparso a 90 anni. Sala: "Piangiamo la figura di un vero laico". Lo Ieo: "La sua eredità vive ancora"

Veronesi, camera ardente a Palazzo Marino. Sala: "Milanese e laico vero"

Sarà allestita in Sala Alessi, a Palazzo Marino, la camera ardente per Umberto Veronesi, oncologo di fama mondiale spentosi a 90 anni nella giornata di ieri. Sara' aperta domani, giovedì 10 novembre, a partire dalle 11 fino alle 22.30, per dare la possibilità a tutti i milanesi e ai numerosi ammiratori del grande professore. La Sala riaprira' venerdi' mattina dalle ore 8.30 fino alle 11, quando si terra' la commemorazione civile. Nel frattempo si moltiplicano le testimonianze ed i messaggi di cordoglio per il luminare milanese.

SALA: "VERO MILANESE E VERO LAICO" - "Umberto Veronesi e' stato da milanese vero, uno dei protagonisti della storia di Milano. Egli ha unito alla sue qualita' di medico e di scienziato di fama mondiale una forte e decisa passione civica e politica". Cosi' il sindaco Giuseppe Sala ha commentato la notizia della morte di Umberto Veronesi, avvenuta ieri sera. "Milano e l'Italia piangono in lui la figura di un vero laico - aggiunge il sindaco - capace di costruire istituzioni che hanno alleviato il percorso della malattia di migliaia di persone. A tutti continuare la sua strada nel dialogo e nel rispetto delle idee di tutti".

IL RICORDO DELLO IEO: "LA SUA EREDITA' CONTINUERA' A VIVERE" - Tutto l'Istituto Europeo di Oncologia dolorosamente colpito dalla scomparsa di Umberto Veronesi, pensa a lui con affetto e soprattutto con immensa gratitudine. Il Professore lascia fra le mura di Via Ripamonti un vuoto incolmabile, ma allo stesso tempo un'inestimabile eredita' di pensiero, che continuera' a vivere nelle donne e negli uomini IEO". E' uno dei passaggi della nota che lo IEO dedica al grande oncologo morto ieri sera a Milano. Dell'Istituto Europeo di Oncologia, Veronesi e' stato l'ideatore, il fondatore e il mentore - oltre che il Direttore Scientifico per vent'anni - ed e' qui che il Professore ha voluto piantare solidamente i semi del suo lascito intellettuale di medico oncologo che ha rivoluzionato la lotta al cancro, con il suo amore empatico per i malati, il suo impegno nella tutela dei loro diritti, la sua fiducia nella ricerca scientifica, la sua capacita' straordinaria di empatia e di visione del futuro. Quando Veronesi ha progettato e fondato lo IEO nel 1994, "voleva un ospedale che ruotasse intorno al paziente nella sua globalita' e complessita' di persona - ricorda la nota - e dove la ricerca fosse tutt'uno con la clinica perche' il maggior numero di pazienti potesse avere accesso a tutte le terapie piu' avanzate che la scienza medica mette a diposizione; voleva un centro aperto al mondo, all'innovazione e alla tecnologia, capace di valorizzare e motivare le intelligenze e i talenti, in particolare dei piu' giovani. Voleva creare un nuovo riferimento culturale in oncologia, che mettesse in primo piano il ruolo dell'oncologia italiana a livello internazionale. Sotto la sua guida, l'Istituto Europeo di Oncologia ha trasformato questa nuova idea di ospedale in realta', ed oggi ancor di piu' la squadra che Veronesi stesso ha designato due anni fa, si assume il compito di proseguire nel solco tracciato dal Professore".

MARONI: "UN GIGANTE DELLA MEDICINA MODERNA" - Il presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni ha detto: "Provo un grande dolore per la sua scomparsa, un gigante della medicina moderna che ha combattuto il male. Ciao Umberto, riposa in pace".

MANTOVANI (FI): SUOI LASCITI ESSENZIALI PER LOMBARDIA E ITALIA - "Durante il mio mandato di Assessore alla Salute in Regione Lombardia ho avuto modo di collaborare più volte con il prof. Veronesi per approfondire temi e progetti volti al miglioramento del sistema sanitario lombardo; ho altresì conosciuto personalmente la straordinaria realtà della Fondazione Veronesi, rimanendo ogni volta colpito dall'entusiasmo e dal desiderio di continua conoscenza che si poteva respirare tra medici e ricercatori. Questa passione per il bene dell'uomo, la sua tensione positiva verso il futuro, la fiducia nella ricerca e la capacità di coinvolgere il popolo nelle sue battaglie contro il cancro e a favore di stili sani sono e saranno lasciti essenziali per la Lombardia e l'Italia intera". Così dichiara Mario Mantovani, consigliere regionale lombardo di Forza Italia. 







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