Milano
Via il Meazza a Milan e Inter. Il Comune tolga lo stadio
Se Milan e Inter continuano questo balletto indegno sullo stadio, il danno ce l'ha Milano
ASCOLTA LA RUBRICA "PINOCCHIO" OGNI GIORNO SU RADIO LOMBARDIA (100.3), IN ONDA ALLE 19.10 DURANTE IL PROGRAMMA DI APPROFONDIMENTO "PANE AL PANE" E IN REPLICA IL GIORNO DOPO ALLE 6.45
di Fabio Massa
C'era una volta il Milan e c'era una volta l'Inter. Entrambe le squadre amavano la città. La amavano, davvero. Perché Berlusconi e Moratti sono milanesi. Ci sono poche scuse: il problema è questo. Il problema è la proprietà. Se la proprietà non è della città della squadra, investe solo con la testa e mai con il cuore. E' un fatto. Entrambe le squadre di Milano sono di fatto corpi estranei alla città. Non c'è più interrelazione con l'amministrazione cittadina, non c'è più interesse nello sviluppo urbanistico, non c'è più neppure empatia. C'è solo l'attaccamento da parte di Fontana ai colori del Milan e di Sala ai colori dell'Inter. Tradizione. Ne faccio solo un discorso di amarcord? Assolutamente no. Il problema è che se Milan e Inter continuano questo balletto indegno sullo stadio, il danno ce l'ha Milano. Quindi la mia proposta, considerato che il Meazza non è né del Milan né dell'Inter, ma del Comune, è semplice. Beppe Sala mandi un avviso di sfratto a entrambe le squadre: o trovate un accordo entro un ultimatum non rinviabile, oppure l'anno prossimo sarete costrette a spostarvi. Perché se voi non volete bene a Milano vuol dire che non siete di Milano. E se non siete di Milano perché mai dovremmo darvi lo stadio a Milano?