Milano

Viavài, la mostra diffusa in via della Spiga a Milano

di Carolina Lombardini

Le vetrine di una delle vie più blasonate del Quadrilatero della Moda si trasformano in spazi espositivi per opere e installazioni d'arte

Viavài, la mostra diffusa in via della Spiga a Milano

VIA, Visiting Installation Art ha inaugurato nel weekend scorso Viavài, mostra diffusa di arte contemporanea nelle vetrine di via della Spiga a Milano. L’esposizione è stata ideata dall’imprenditore Lorenzo Lombardi e dalla fotografa Valentina Angeloni, a cura di Federica Sala. Un progetto culturale realizzato in collaborazione con i proprietari di alcuni negozi in via della Spiga, tra via Borgospesso e via Manzoni. L’idea è quella di sfruttare le vetrine di una delle vie commercialmente più importanti della città ma svuotate dalla pandemia, come spazi espositivi per opere e installazioni d’arte temporanee. Questo vuoto diventa, ancora una volta, un’occasione per Milano di reinventarsi e cambiare il modo di fruire l’arte.

I passanti potranno ammirare le opere d’arte a cielo aperto in un modo del tutto nuovo. Gli artisti, coinvolti nel progetto Nathalie Du Pasquier, Gianluca Malgeri con Arina Endo, Lorenzo Vitturi e Regine Schumann, dialogano tra le vetrine con opere molto diverse per stile e materiali, ma in equlibrio tra loro. Partner delle installazioni sono Mutina, Magazzino Gallery (Roma), Galleria T293 (Roma) e Dep Art Gallery (Milano).

Nel tratto finale di via della Spiga, tra via Borgospesso e via Manzoni: al civico 52 è esposta l’installazione di Nathalie Du Pasquier dal titolo Per Marisa. L’artista francese ricostruisce nelle vetrine del negozio due quinte: se ci si avvicina si vedono una pietra, una noce, un arancio, una mano con il pollice alzato, il tutto poggia su colori molto vivaci. La dedica dell’opera è a Marisa Lombardi, imprenditrice, appassionata d’arte e figura centrale nel mondo della moda milanese fin dagli anni Sessanta.

Procedendo, al civico 48 il veneziano Lorenzo Vitturi presenta quattro sculture tessili dai toni accesi. Sono lavori che Vitturi ha realizzato con alcuni artigiani della Jaipur Rugs Foundation in Rajasthan, in India: a cui ha chiesto di raccontare la loro storia personale con le proprie mani, poi ha aggiunto intarsi in vetro fuso di Murano, legando così la sua identità con quella della popolazione indiana.

Le opere di Gianluca Malgeri e Arina Endo in via della Spiga 31 sono meccanismi e sculture in rame che rimandano alle forme primordiali della natura. Sono lavori che sono stati presentati alla Galleria Magazzino di Roma e che ci ricordano l’importanza dell’osservazione, del gioco e dell’immaginazione.

Ultima tappa è al civico 48. Qui  la selezione delle opere  in vetrina dell’artista tedesca Regine Schumann  è stata realizzata insieme alla galleria milanese Dep Art Gallery. Nelle sue opere i colori filtrati dalle lastre in plexiglass acrilico, esprimono un numero incredibilmente alto di variazioni, a loro volta nuovamente modificate dall’impiego dei raggi ultravioletti. Per questo tipo di ricerca l’artista viene definita “pittrice della luce”.

Le opere esposte in vetrina, fino a marzo 2021, non sono accessibili al pubblico ma ben visibili dalla strada e descritte attraverso didascalie volutamente leggibili.








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