Milano

Ramy, l'avvocato contro la diffusione del video: "Manca la parte dell'urto, uso strumentale e politico"

L'avvocata della famiglia di Ramy contesta la messa in onda di un video con parte dell'inseguimento da parte di "Diritto e Rovescio"

di redazione

Ramy, l'avvocato contro la diffusione del video: "Manca la parte dell'urto, uso strumentale e politico"

Barbara Indovina, avvocata della famiglia di Rami Elgaml, ha chiesto alla Procura di Milano in un'istanza depositata venerdì 13 dicembre che le siano messe a disposizione le immagini dell'inseguimento dei carabinieri allo scooter su cui viaggiavano il ragazzo morto a 19 anni e Fares Bouzidi. "L'ho fatto dopo che la trasmissione televisiva 'Diritto e Rovescio' ha mostrato un video in cui si vede solo una parte dell'inseguimento - spiega all'AGI -. Sono molto amareggiata per la pubblicazione parziale del video e trovo biasimevole il titolo 'La folle fuga di Ramy' che accompagna il video di cui e' stato fatto un uso strumentale a fini politici che non fa altro che alimentare odio. La Procura ci ha invitati alla prudenza per la delicatezza del procedimento e poi vediamo un televisione un video che, probabilmente, e' quello girato dai carabinieri e in cui manca la parte dell'urto".

 
Indovina precisa che l'istanza non va contestualizzata in "una guerra tra 'guardie e ladri' ma la famiglia vuole solo sapere com'e' morto un ragazzo. E rivuole, come gia' chiesto alla magistratura, il telefono di Ramy e i suoi vestiti. Al momento noi non abbiamo un atto delle indagini e domani saranno passate tre settimane. La famiglia ha diritto a sapere cosa e' successo. Non perdiamo di vista il focus che e' la morte di un ragazzo di 19 anni".

 

Gli avvocati di Fares Bouzidi: "Video neanche menzionato nei verbali"

Ed anche gli avvocati difensori di Fares Bouzidi, indagato, si sono lamentati "sottolineando la gravita' costituita dal fatto che detti video non siano minimamente menzionati nel verbale di arresto, ma siano stati divulgati alla stampa risulta pacifico come l'esame di questi filmati in forma integrale sia indispensabile al corretto espletamento dell'incarico tecnico conferito", cioe' della perizia che dovrebbe chiarire la dinamica dell'incidente.

Le foto che dimostrano che la collanina apparteneva a Bouzidi

La difesa di  Bouzidi ha nel frattempo depositato alla Procura tre fotografie che attestano come la collanina che indossava il giorno dell'incidente in cui e' morto Ramy Elgaml fosse di sua proprieta'. Nell'istanza letta dall'AGI si vedono tre fotografie in cui il ragazzo che guidava lo scooter ha al collo la catenina in situazioni diverse. Per alcuni giorni era girata la voce, mai confermata dagli inquirenti ma diventata virale sul web, che Fares stesse scappando dai militari dopo avere rubato quella catenina. All'istanza sono allegati anche i documenti che dimostrano che il giovane era stato bocciato all'esame di guida e aveva prenotato il 21 novembre la visita medica per rifarlo.

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