Vigili di quartiere a Milano: maggiore presidio delle zone più "calde"
Si apre la discussione con i sindacati per la riorganizzazione dei vigili di quartiere di Milano. Dotazioni hi-tech e stazioni mobili nei quartieri a rischio
L'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza ha inviato ai sindacati il piano del Comune per la riorganizzazione dei vigili del quartiere che sarà discussa con le sigle domani. L'assunto di base sostenuto da Palazzo Marino prevede di derogare dal principio sino ad ora usato di impiegare due agenti per ognuno degli 82 micro-quartieri in cui è suddivisa la città di Milano, per dislocare maggiori forze nei 27 quartieri più a rischio per la città, tre per Municipio. In questo modo, dei 258 vigili di quartiere, tre e non più solo due presidierebbero le aree più calde su due turni, con copertura dalle 7 alle 20. Ma non sono previste assunzioni, quindi decisiva diventa una riorganizzazione delle forze attualmente a disposizione. Per San Siro e Corvetto previste due stazioni mobili di Polizia. Contemplata anche la stipula di una assicurazione per il servizio in bicicletta. Agli agenti saranno forniti non solo radio portatile e cellulare, ma anche tablet e body cam, piccole telecamere montate sulla divisa. E qui c'è un primo nodo nell'accordo da trovare: come riporta il quotidiano Il Giorno, gli agenti chiedono che le immagini siano usate solo come strumento di tutela e non per eventuali procedimenti disciplinari ai loro danni.
Tempistiche? Intesa con i sindacati entro giugno per poter avviare la sperimentazione a luglio e giungere a regime a settembre.