Milano
Violenza contro le donne: Chiara Ferragni tra i 30mila di Milano. FOTO
La manifestazione a Milano contro la violenza sulle donne. Chiara Ferragni: "Un dovere essere qui". Beppe Sala: "La morte di Giulia ha dato una scossa"
Violenza contro le donne: Chiara Ferragni tra i 30mila di Milano
Terminata la manifestazione in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne in un largo Cairoli gremito di persone. Trentamila i partecipanti a Milano secondo gli organizzatori. "Vogliamo essere libere" e "il femminicida non è malato, ma è figlio sano del patriarcato" recitano alcuni cartelli. Dal palco sono stati i nomi delle donne vittime di femminicidio, di cui uno è stato letto anche dal sindaco di Giuseppe Sala. Ad ascoltarli una piazza silente, nonostante la grande folla. Durante la lettura tanti i volti commossi. "Per Giulia non fate un minuto di silenzio, bruciate tutto" è stato letto dal palco subito dopo il nome di Giulia Cecchettin e la piazza è esplosa in un boato. "Siamo il grido feroce di chi non ha più voce" è il coro che si è alzato dai partecipanti subito dopo.
"Se domani non torno, distruggi tutto"
Sin dal ritrovo in largo Cairoli i partecipanti hanno sventolato in aria chiavi, sbattuto coperchi delle pentole per fare rumore contro la violenza di genere. In apertura, dal palco sono state lette la poesia dell'attivista peruviana Cristina Torres Cacares "Se domani non torno, distruggi tutto" e le testimonianze di donne vittime di violenza. Tante donne, ma anche tanti uomini e molti bambini tra i manifestanti. Diversi i palloncini rossi che sventolano nel cielo. Sul volto di molti partecipanti due strisce rosse. Presenti, tra gli altri, il sindaco Giuseppe Sala, l' assessore al Welfare Lamberto Bertolè, l'assessore alla Casa Pierfrancesco Maran e il consigliere del PD Alessandro Giungi.
Violenza contro le donne, Sala: "Questa piazza è un monito al Governo che ha tagliato i fondi"
“Io credo che questa sia una piazza di monito al Governo, che ha comunque tagliato fondi che potrebbero essere utili in questa battaglia che è anche una battaglia culturale. Certamente è una piazza di monito, personalmente non metterei insieme la piazza di oggi con altre questioni. Patriarcato c'è in Israele, in Palestina, in Ucraina, c'è ovunque. Quindi, personalmente non lo farei. Dopodiché è chiaro che non è che si può rispondere delle coscienze di tutti, spero che a Milano si sia fedeli allo scopo e al senso di questa giornata”. ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Sala: "L'uccisione di Giulia Cecchettin ha dato una scossa"
“Siamo in piazza per dire che la violenza contro le donne è aumentata in questo periodo storico, la violenza fisica certamente e il recente caso di Giulia ne sono la dimostrazione". Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine della manifestazione contro la violenza di genere in largo Cairoli. Sala ha poi spiegato che purtroppo “siamo costretti a rilevare che la condizione femminile nonostante richiami, manifestazioni e prese di posizione è peggiorata. Da un recente analisi il 37 per cento delle donne in Italia non ha un conto corrente e la differenza di stipendio tra uomo e donna è più o meno pari a 8 mila euro all'anno”. Per il sindaco “è chiaro che c'è molto da fare, io non voglio illudermi ma mi pare che quest'ultimo assassinio abbia veramente dato una scossa e le mobilitazioni che si stanno vedendo sono la dimostrazione. Sono qui per dire che anche se qualcuno ironizza penso che il patriarcato esiste eccome, perché siamo tutti intrisi, io stesso, e che quindi, più che chiedere scusa ci sarebbe da dire che da oggi in poi facciamo del nostro meglio per evitare atteggiamenti patriarcali”.
“Non ho mai visto così tanta attenzione, così tanta mobilitazione", ha poi aggiunto Sala auspicando che l’assassinio di Giulia Cecchettin possa portare a “una sveglia complessiva alle coscienze collettive e mi pare che a Milano in particolare il tema sia irrinunciabile e improcrastinabile, soprattutto perché quando sono coinvolti due giovani, un assassino e una vittima ma che fanno parte di una comunità giovanile che parla in continuazione di diritti e che è giustamente intransigente, questo può dare una svolta: qui ci sono tantissimi giovani".
Sala: "Non si può negare che il patriarcato esiste ancora"
“La strada per tutelare i diritti è lunghissima però devono partire le città, soprattutto quelle più ‘evolute’ come Milano, più evolute socialmente diciamo, nella ricerca di un equilibrio e di una giustizia diversi. Da primo cittadino tra i cittadini, sono fermamente convinto che lo sviluppo futuro di questa città, la crescita e la capacità di essere guida, non si potrà realizzare se si rinuncia alla leadership femminile. Parlo di Milano ma credo di potermi riferire a tutto il nostro Paese”, ha aggiunto Sala. “Penso che gli uomini che fanno politica possono avere sensibilità diverse ma negare la realtà è sempre un errore e la realtà è che il patriarcato esiste ancora”, ha poi aggiunto spiegando poi che “la politica, deve sapere da che parte sta: chi non arriva a comprendere non è in grado di essere rappresentante dei cittadini”.
Violenza contro le donne, anche Chiara Ferragni in corteo a Milano
"E' un dovere di tutti quanti essere qui. Sono qui da cittadina e dovremmo esserci tutti in questa piazza oggi”. Così l'influenser e imprenditrice Chiara Ferragni che ha partecipato alla contro la violenza di genere in largo Cairoli. Ferragni ha esposto un cartello con la scritta “we should all be feminist”. "Sono commossa, penso tutti quanti. È stato un momento importante e sono veramente felice. Immagino sia stato per tutti così”, ha poi aggiunto.