Milano

Violenza sessuale, La Russa: "Credo all'innocenza di mio figlio"

Il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Nessuno mi può vietare di credere interamente alla innocenza di mio figlio e comunque mi affido ai magistrati"

di redazione

Violenza sessuale, La Russa: "Credo all'innocenza di mio figlio"

"Come avete visto non ho mai fatto alcuna dichiarazione, ma nessuno mi può vietare di credere interamente alla innocenza di mio figlio e comunque mi affido ai magistrati". Così il presidente del Senato Ignazio La Russa intercettato dai cronisti a Milano, commentando le indagini per violenza sessuale a carico del figlio Leonardo Apache e di un suo amico. La Russa è stato notato al settimo piano del Palazzo di Giustizia, dove era presente, riferisce Ansa, per un'udienza davanti al gip di opposizione all'archiviazione, richiesta dalla Procura, su una sua denuncia per due puntate di Report.

La presunta violenza sessuale di La Russa jr.

La presunta violenza risale a maggio 2023. All'Apophis, la discoteca dove la giovane e La Russa jr si sono rivisti dopo essersi persi di vista, secondo la versione della presunta vittima, lui le avrebbe offerto un paio di cocktail, dopo i quali avrebbe avuto un "black out" fino alla mattina dopo quando si sarebbe risvegliata "confusa", disorientata e svestita nel letto di Apache, senza ricordare di aver avuto un rapporto prima con lui e poi con l'amico Tommaso Gilardoni. La Russa e Gilardoni affermano che i rapporti fossero consenzienti.

La Russa e la querela a Report: "Difendo l'onorabilità della mia famiglia"

Per quanto riguarda la querela a Report: "Sono qua per difendere l'onorabilità della mia famiglia e di mio padre, che è morto. In 40 anni di carriera come avvocato e politico, non ho mai querelato alcun giornalista, perché ritengo sia una professione da esercitare in piena libertà".

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