Milano
Allarme Coronavirus, Ats Milano e scuola: "No restrizioni per i bimbi cinesi"
"Non vi e' necessita' di implementare all'interno delle comunita' scolastiche misure restrittive alla frequentazione di bambini cinesi"
Virus Cina, Ats Milano a scuole: no a restrizioni bimbi cinesi
"Non vi e' necessita' di implementare all'interno delle comunita' scolastiche misure restrittive alla frequentazione di bambini cinesi in genere, e, piu' nello specifico, di coloro che hanno effettuato di recente viaggi in Cina. L'attivita' didattica puo' quindi continuare regolarmente, senza limitazione di momenti di condivisione e contatti tra gli studenti". E' il contenuto di una comunicazione dell'Ats (Agenzia tutela della salute) di Milano metropolitana inviata ad alcune scuole, nello specifico all'Istituto Paritario Santa Gemma. Nella lettera, visionata dall'Agi, i responsabili della Salute metropolitana specificano che "a livello internazionale e nazionale sono stati attivati controlli che prevedono screening specifici per i passeggeri dei voli che arrivano dalle aree coinvolte" e che dunque non c'e' alcuna paura da avere rispetto a bimbi e adulti di origine cinese, anche se sono tornati da poco dalle aree colpite.
La missiva e' stata inviata alle scuole che avevano chiesto chiarimenti sul comportamento da tenere con i bambini di origine cinese. In base a quanto ricostruito, infatti, nei giorni scorsi sono stati parecchi i presidi che hanno chiesto all'Ats che comportamento tenere, sollecitati, con tutta probabilita', dalle famiglie impaurite dal possibile contagio. Hanno chiesto informazioni all'Agenzia sanitaria anche molte aziende che hanno dipendenti o che usano materie prime provenienti dalla Cina. La politica dell'Ats e' stata quella di non inviare una comunicazione a tappeto, azione gia' peraltro eseguita dalla Regione, ma di rispondere solo a chi ha presentato la richiesta. Le informazioni contenute sono state poi talvolta diffuse tramite circolari scolastiche.
CORONAVIRUS: IL PRESIDENTE DI AVIS REGIONALE LOMBARDIA ASSICURA “NESSUN PERICOLO PER I DONATORI
”Il nuovo ceppo di coronavirus, che ha messo in allerta l’intero sistema cinese, non è un pericolo per chi decide di donare sangue o riceverlo.Milano, 30 gennaio 2020 – Con la diffusione del “Coronavirus, la forma virale che dalla città di Whuan, in Cina, si sta diffondendo anche in altri continenti, AVIS Regionale Lombardia promuove controlli serrati per garantire la sicurezza di donatori, riceventi e di tutto il personale. Il presidente di AVIS Regionale Lombardia Oscar Bianchi rassicura: «Non sono state documentate trasmissioni mediante la trasfusione di emocomponenti e non è noto alcun rischio di trasmissione trasfusionale ma in linea con le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità abbiamo rafforzato le misure di sorveglianza anamnestica sul donatore di sangue, applicando una sospensione temporanea di 21 giorni dal rientro per tutti i donatori che abbiano soggiornato nelle aree interessate. A tutti i donatori stiamo raccomandando di informare il servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con l’infezione da “Coronavirus” , o in caso di diagnosi, nei 14 giorni successivi ad una donazione». Nessun pericolo dunque per i donatori che, al massimo, saranno costretti ad un periodo di sospensione dell’attività, come peraltro accade con qualsiasi altra patologia virale. I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie come in una forma simil influenzale. L’infezione si previene valutando la possibilità di posticipare viaggi a Wuhan non strettamente necessari, vaccinandosi contro l’influenza almeno 2 settimane prima della partenza, evitando il contatto diretto con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute, lavandosi spesso le mani, soprattutto dopo il contatto diretto con persone malate, evitando di visitare mercati ittici o di animali vivi, evitando il contatto diretto con animali da allevamento o selvatici vivi o morti. Infine, i viaggiatori con sintomi di infezione respiratoria acuta dovrebbero rispettare l’igiene respiratoria: evitare contatti ravvicinati, coprire starnuti e colpi di tosse con un fazzoletto, preferibilmente, monouso e lavare le mani. In caso di dubbi si raccomanda di consultare il numero verde 1500 del Ministero della Salute che fornisce gratuitamente ai cittadini informazioni, in italiano, inglese e cinese sul Coronavirus. Il numero è attivo 24 ore su 24.