Milano
Visibilia, Santanchè sceglie Salvatore Pino: già avvocato di Cristiano Ronaldo, Leao ed... Emilio Fede. Ecco chi è
Il ministro Daniela Santanchè si affida ad uno dei penalisti più noti in Italia: dalla difesa di Doni e Masiello negli anni del calcioscommesse ai processi Ruby. Passando per i 10 milioni che la Juve ha dovuto versare a Cristiano Ronaldo
Visibilia, Santanchè sceglie Pino, già avvocato di Cristiano Ronaldo
Il ministro Daniela Santanchè sceglie un peso massimo del foro come Salvatore Pino per affiancare il suo storico avvocato Nicolò Pelanda nel proseguio della intricata vicenda di Visibilia. Co-fondatore dello studio legale Gulotta Varischi Pino, il penalista è iscritto all'Albo degli Avvocati milanesi dal 1994. Ed il suo nome ha iniziato ad essere familiare presso il grande pubblico durante le inchieste per lo scandalo calcio-scommesse. A lui si rivolsero infatti nel 2011 i calciatori Cristiano Doni e Andrea Masiello.
Ha quindi assistito Rafael Leao nell'intricata vicenda dei pagamenti del suo tesserino tra Sporting, Lille e Milan. Ma il calciatore di gran lunga più famoso che si è rivolto a Salvatore Pino è stato Cristiano Ronaldo. Pino e John Shehata nell'aprile del 2024 hanno convinto il Collegio Arbitrale riuscendo a far riconoscere al campione portoghese una somma vicina ai 10 milioni di euro. Soldi che ha dovuto sborsare la Juventus e che - contestava Ronaldo - costituivano arretrati non versati al momento della sua cessione in Arabia.
Salvatore Pino e i domiciliari per Emilio Fede nel processo "Ruby"
Ma Salvatore Pino è stato protagonista anche nella lunga stagione giudiziaria dei processi "Ruby", a carico di Silvio Berlusconi e di numerose persone vicine al Cavaliere. Tra queste, la fedelissima Mariarosaria Rossi, accusata di falsa testimonianza: procedimento prescritto nel febbraio del 2023. Salvatore Pino ha difeso anche il direttore del Tg4 Emilio Fede. Nel settembre del 2019 il penalista conviinse i giudici del tribunale di Sorveglianza di Milano a convertire in "detenzione domiciliare" la condanna a 4 anni e 7 mesi per il Ruby bis, alla luce delle patologie di cui soffriva l'anziano giornalista.