Milano
Viva Vittoria a Milano: Piazza Duomo solidale alla vigilia del voto
Giunge a Milano il 2 ottobre l'installazione Viva Vittoria: 20mila metri quadri di tessuto realizzato a mano dalle donne per sensibilizzare contro la violenza
Viva Vittoria a Milano: Piazza Duomo solidale alla vigilia del voto
Partono idealmente da Brescia, dove il progetto venne avviato nel novembre 2015 in Piazza della Loggia, le 5 mila coperte di Viva Vittoria, tutte rigorosamente realizzate a mano (con i ferri o con l’uncinetto), che sabato 2 ottobre 2021 ricopriranno a Milano piazzetta Reale, a destra del Duomo.
Che l’installazione coloratissima sia esposta alla vigilia del primo turno delle amministrative è una pura casualità: l’evento avrebbe dovuto aver luogo il 6 -7 marzo scorsi ma il Covid ebbe la meglio… Adesso, però, la coincidenza acquista un particolare sapore. Perché il Comune di Milano ha dato il suo patrocinio all’iniziativa che è stata fortemente supportata dalla delegata del sindaco per le pari opportunità di genere, Daria Colombo.
I 20 mila quadrati “sferruzzati” per realizzare le coperte (ognuna è costituita da 4 quadrati cuciti insieme da una ventina di volontarie con un filo rosso, simbolo di unione) sono stati consegnati in una cinquantina di punti raccolta e poi trasferiti nello Spazio Viva Vittoria di via Amatore Sciesa (locali messi a disposizione dall’Ospedale Ca’ Granda) in una fusion variopinta di stili, colori e gusti quasi a rappresentare l’universo delle provenienze delle donne che hanno materialmente partecipato al progetto.
Ma che cos’è Viva Vittoria? Le fondatrici ed ideatrici bresciane definiscono il progetto una “opera relazionale condivisa dalle donne per le donne”. La finalità è più che meritoria: si vuole contribuire a fermare la violenza sulle donne, fornendo a quelle più sfortunate, oggetto di maltrattamenti, un’altra chance. Per questo il ricavato della vendita delle coperte viene destinato ad un ente e/o ad un progetto che si incarica dell’assistenza e del recupero di queste donne per ridare loro un ruolo attivo che le reinserisca nella società. In questo senso lo sferruzzare è davvero simbolico. Nella cultura femminile, infatti, ferri e uncinetto hanno rappresentato nei secoli un’attività condivisa. E il fare concretamente e manualmente, partecipare e condividere, caratterizza proprio il progetto di Viva Vittoria dove ogni quadrato porta la firma di chi lo realizzato come a manifestare, apponendo il proprio nome, il proprio no alla violenza di genere.
A Milano la mente e l’anima di questo progetto è Nicoletta Cobolli Gigli che, da amante e ed esperta d’arte, ha deciso di dare un tocco d’autore all’evento in programma sabato 2 marzo. Nell’ambito della installazione troverà spazio una vera e propria asta in cui verranno battute le 50 migliori realizzazioni. A fare rilanci ed assegnazioni nientemeno che un esperto di mercato ed investimenti d’arte, Renato Diez, già Direttore del reparto Arte Moderna e Contemporanea di Christie’s.
Per l’edizione milanese di Viva Vittoria, le cui coperte hanno rivestito negli anni altrettante piazze in dodici città, compresa Odenwald in Germania, il ricavato delle vendite verrà destinato alla creazione di stage professionali. In perfetta sintonia con l’anima laboriosa della città di Milano e con quella cultura del lavoro che restituisce dignità.
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